“Oltre alle iniziative già intraprese da Modena Parcheggi per evitare presenze abusive e garantire la sicurezza all’interno del parcheggio, è in corso un approfondimento tecnico tra la società e l’amministrazione comunale per un’ulteriore implementazione del servizio di vigilanza notturno attivo all’interno del parcheggio. Una volta completate le verifiche, ci potranno essere le condizioni per prevedere, anche solo per una prima fase sperimentale, la presenza di personale dedicato alla sicurezza 24 ore su 24”.
Lo ha annunciato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli rispondendo nel Consiglio comunale di giovedì 27 gennaio a un’interrogazione illustrata da Federica Di Padova del Partito Democratico. L’istanza, sottolineando che “manutenzione e sicurezza dell’area devono essere frutto di un lavoro sinergico tra Modena Parcheggi e Comune” e che ci deve essere “un alto impegno da parte di entrambi per garantire un buon livello di fruibilità dell’intero parco e di accesso al parcheggio in termini di vivibilità, lotta al degrado e sicurezza urbana”, chiedeva di “conoscere le misure di sicurezza messe in campo da Modena Parcheggi per ciò che concerne l’area di sua competenza, se siano state messe in campo misure specifiche per i controlli nelle ore notturne e se sia possibile intensificare i controlli relativi alle aree esterne del parcheggio”.
Il sindaco ha confermato che il Novi Sad è un’area complessa, grande e con tante e diverse funzioni pubbliche, strategiche per l’intera città: università, mobilità, sosta, aggregazione, sport, verde; è sede di commercio, manifestazioni, eventi e contiene il Parcheggio del Centro, frutto di un investimento pubblico-privato con la formula del project financing.
“È dunque giusto e necessario – ha ribadito – che al corretto e sicuro funzionamento di questa porzione di città concorrano istituzioni pubbliche e privati, secondo le rispettive competenze e obblighi contrattuali. Se tutti i soggetti portatori di interessi fanno la loro parte e collaborano se ne ottiene un beneficio collettivo. L’efficacia delle sicurezze urbane è direttamente proporzionale alla capacità del territorio di proporre ricette trasversali e partecipate, capaci di agire sulla contingenza e di migliorare la situazione nel medio e lungo periodo, portando a soluzioni stabili e monitorabili. È un lavoro che si fa assieme: Prefettura, Forze dell’Ordine, Polizia Locale, amministrazione comunale e cittadini”.
Il sindaco ha quindi colto l’occasione per aggiornare il Consiglio sul percorso del passaggio in fascia A della Questura di Modena sottolineando che il Ministero dell’Interno ha confermato il potenziamento delle forze sul nostro territorio e annunciato l’arrivo di una decina di agenti a marzo e di altri 15 a giugno.
Tornando al Novi Sad, ha ricordato i frequenti controlli della Polizia locale con cui tutti i referenti dei pubblici esercizi dell’area sono in contatto, e le azioni messe in campo da forze dell’ordine e istituzioni che partecipano al Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza. A partire da: consolidamento del Posto Polizia Integrato a cui sono assegnati 30 agenti di Polizia Locale ed è stata rafforzata la presenza della Polizia di Stato; presidio militari del progetto Strade Sicure; ampliamento videosorveglianza che al Novi Sad vede in funzione 16 telecamere; potenziamento illuminazione pubblica sul fronte della tribuna coperta, contestuale al miglioramento dell’illuminazione a carico di Modena Parcheggi; ordinanza di chiusura notturna delle tribune coperte; nuove infrastrutture sportive e arredi nell’area verde per migliorarne la frequentazione e una agility dog in via Dogali.
Nel 2021 sono stati 839 i controlli della Polizia locale (anche in abiti civili o nell’ambito del Controllo integrato del territorio) con particolare e quotidiana attenzione a ore serali e notturne, oltre ai servizi programmati in base a segnalazioni. Infine, sono attive le associazioni di volontariato Fare ambiente e Aeop per attività di supporto alla sera.
Parallelamente, per migliorare la sicurezza nel Parcheggio del Centro, Modena Parcheggi ha regolato mediante serranda l’accesso alla rampa su viale Monte Kosica e chiuso la porta scorrevole d’ingresso al parcheggio lato bar. Ha elaborato un progetto per chiudere i vani scala di emergenza con strutture in elevazione, che è al vaglio di Questura e Cosp e dovrà essere autorizzato dalla Soprintendenza. Ha attivato un servizio continuativo di vigilanza privata, dalle 22 alle 6, che si aggiunge alla presenza h 24 di personale in servizio al parcheggio e servizi intensivi di vigilanza in momenti di particolare criticità.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Barbara Moretti (Lega Modena) ha dato atto “delle azioni messe in campo nell’ultimo periodo, credo anche grazie alle nostre sollecitazioni, con maggior presidio, illuminazione e telecamere che sembrano aver migliorato la situazione in superficie. Rimane però il problema di bivacchi e insicurezza per l’area interrata: non risolto perché non è stato mai radicalmente affrontato con Modena parcheggi, società che tanto ha chiesto e tanto ha ottenuto dal Comune”. Giovanni Bertoldi ha aggiunto che quello con Modena parcheggi “è un vincolo a cui l’amministrazione ha costretto le future generazioni e di cui si deve assumere la responsabilità: per anni, ogni volta che dovremo prendere decisioni su viabilità e sosta dovremo confrontarci con Modena parcheggi che ha il coltello dalla parte del manico”.
Elisa Rossini (Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) ha chiesto di “valutare con attenzione il coinvolgimento di Modena parcheggi nelle azioni per la sicurezza: ogni volta che chiediamo loro qualcosa, ci ritroviamo a dover allungare la concessione. Modena parcheggi dovrebbe preoccuparsi solo della sicurezza delle aree di sua competenza, per evitare ricadute eccessive sulla gestione del piano di sosta della città. Piuttosto – ha concluso – verificherei se stanno facendo quello che sono tenuti a fare per contratto”.
“Soddisfatta” per gli interventi realizzati e in programma (“erano le cose che avevamo chiesto”), Enrica Manenti (Movimento 5 stelle). Per la consigliera rimane la richiesta di ripristinare la navetta: “Uno dei motivi per cui parcheggio è sottoutilizzato e pericoloso nelle ore notturne è che ci sono da fare tratti pedonali non particolarmente sicuri. Le navette potrebbero essere un ottimo modo per aumentare sia utilizzo che sicurezza”.
In replica, la consigliera Di Padova si è detta soddisfatta della risposta: “Quella del Novi Sad è un’area di grande interesse non solo per la presenza del parcheggio, ma anche perché, alla luce del Pug, la zona ricucirà il centro storico con la prima periferia. Si tratta, quindi, di un’area che merita grande attenzione, non solo dal punto di vista della sicurezza ma anche dell’accessibilità e della vivibilità”.
Chiudendo il dibattito, il sindaco Muzzarelli ha ribadito che “molte cose sono migliorate, anche grazie ai tavoli di confronto sempre attivi con Modena parcheggi. Dobbiamo però continuare a lavorare per migliorare ogni giorno sul tema delle sicurezze al Novi Sad e in tutti i luoghi della città”.