Il Poliambulatorio “Maria Montessori” di Calderara di Reno potrebbe a breve essere interessato da una importante ristrutturazione, che lo trasformerebbe in un polo più completo e funzionale al servizio del territorio. La struttura di via Primo Maggio, grazie all’interessamento dell’Ausl di Bologna e del Distretto Sanitario Pianura Ovest, si candida infatti per ottenere i fondi del Pnrr destinati alla Salute, e in particolare alla componente “Case di comunità e presa in carico delle persone”.
L’intervento, deliberato in occasione dell’ultimo consiglio comunale, se la candidatura andasse in porto, avrebbe l’obiettivo di garantire un migliore accesso e comfort all’utenza, attraverso l’ampliamento sia dell’atrio che dell’area esterna del presidio. Il costo complessivo dell’intervento sarebbe di circa 100 mila euro.
Lo stabile, che già offre una serie di servizi (Cup, ambulatori specialistici, consultorio), verrebbe sensibilmente migliorato per diventare a tutti gli effetti Casa della Salute, dunque una sede distaccata di quella di Crevalcore, con tutto quello che ne conseguirebbe in termini di servizi all’utenza non solo di Calderara ma dell’intero territorio. «Sono contento – dichiara il Sindaco Giampiero Falzone – di questa candidatura, per la quale auspico una risposta positiva in modo che, grazie alla proficua interlocuzione con l’Azienda Ausl ed il Distretto Sanitario Pianura Ovest, si possa intervenire sul poliambulatorio di Calderara e risolvere delle criticità evidenti ma che soprattutto la pandemia ci ha mostrato. Migliorare l’accesso e il comfort all’utenza, creando anche un porticato esterno che protegga i pazienti in attesa di entrare, è fondamentale, così come il ripensamento della sala di attesa principale. Questi interventi strutturali restituiranno un nuovo ed adeguato spazio e vanno nella direzione di rafforzare la sanità territoriale. Naturalmente creare e migliorare le strutture di prossimità che rispondano ai bisogni dei cittadini è un primo passo importante per sviluppare anche nuovi servizi e progettualità. Nuovi contenitori da arricchire con nuovi contenuti».