Si è chiuso questa mattina in Provincia, alla presenza dei vari soggetti reggiani coinvolti, il progetto NEAC (Network of European Automotive Competence) che nell’ambito del programma europeo Interreg IIIC dal febbraio 2006 ha coinvolto la Provincia di Reggio Emilia in un partenariato con altre 8 regioni dell’Ue più la Russia.


Obiettivo del progetto è stato quello di definire un quadro chiaro sulle competenze ed eccellenze del sistema dell’automotive – ovvero quel settore della meccatronica legata alle produzioni automobilistiche – delle diverse regioni partner, sviluppando approcci e strumenti comuni al fine di incrementare, in futuro, le competitività regionali ed europee del settore.
A illustrare l’importanza e gli ottimi risultati conseguiti è stato il vicepresidente della Provincia con delega alle Attività produttive, Pierluigi Saccardi, che ha sottolineato come grazie anche al Protocollo definito dall’Ufficio Politiche comunitarie insieme a Università, Reggio Emilia Innovazione, Assindustria, Api e Camera di Commercio, sia stato possibile “mettere confronto le migliori esperienze reggiane con quelle di altri Paesi europei, in uno scambio reciproco di buone pratiche che rappresenta sicuramente un valore aggiunto rispetto a quanto già in essere nel nostro territorio”.
Il progetto – che ha avuto un budget complessivo di 1 milione e 725.000,00 euro ed ha portato al partner reggiano 183.000 euro – oltre alla Provincia ha coinvolto Birmingham Chamber of Commerce (UK), Welsh Automotive Forum (UK), Economic Region of Chemnitz-Zwickau (Germania), Instituto de la Mediana y Pequena Industria di Valencia (Spagna), Ministry of Science and Research of Northrhine-Westfalia (Germania), Ministry for Economy and Labour of Saxony-Anhalt (Germania), Ministry of Economic Development of Samara di Oblast (Russia), Bascun Kiskun County Found for Enterprise Promotion (Ungheria) e Faculty of Mechanical Engineering di Ljubljana (Slovenia).
Tra i risultati più importanti raggiunti – ha sottolineato Saccardi – certamente il documento strategico basato sull’analisi dell’industria automotive elaborato proprio dal Dipartimento di Scienze e metodi dell’Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia – illustrato da Roberto Montanari – che è disponibile in rete per tutti i partner e “rappresenta, grazie alla libreria digitale e alle mappe interattive, uno strumento informatico tanto innovativo quanto importante perché sia i manager sia i politici possano delineare scenari e trend del settore automotive”.

Per quanto riguarda gli esiti dell’indagine condotta sulle competenze reggiane in ambito automotive (8 le imprese testate), tra gli elementi di eccellenza spiccano la ricerca e lo sviluppo tecnologico nonché il trasferimento tecnologico, inclusa l’attività universitaria, mentre le aree da potenziare sono la capacità di fare rete, le competenze tecniche e le misure finanziarie orientate ad incentivare l’imprenditorialità. “In particolare è sulle competenze della forza lavoro che la Provincia potrebbe impegnarsi direttamente, ad esempio con interventi, peraltro già in corso, incentrati sulla qualificazione professionale”, ha aggiunto il vicepresidente Saccardi.
Per quanto riguarda invece i temi del futuro, secondo quanto emerso nell’ambito delle attività di lavoro condotte all’interno del progetto si dovrà puntare sulla costruzione di una rete regionale della ricerca e del trasferimento tecnologico a favore di carburante alternativo (con il contributo di Reggio Emilia Innovazione), nonché sul rendere i giovani più interessati alla formazione scientifica e tecnica.
Tutto questo – come ha fatto capire la responsabile dell’Ufficio Politiche comunitarie della Provincia, Loriana Paterlini – lascia presupporre che la positiva esperienza del Neac possa proseguire grazie ai nuovi bandi europei.