Dopo un 2020 drammaticamente segnato dall’impatto della pandemia da Covid-19, anche nel 2021 l’andamento del traffico aereo ha risentito della situazione di emergenza globale, con ricadute significative in Europa e in Italia, ma con un netto miglioramento dei dati rispetto al 2020. L’Aeroporto di Bologna ha chiuso il 2021 con 4.096.287 passeggeri complessivi, pari ad un incremento del 63,7% sul 2020, ma con un decremento del 56,4% sul 2019, ultimo anno pre-Covid.
Il dato 2021 riporta il Marconi ai livelli di traffico del 2006, quando lo scalo bolognese era al 10° posto della classifica nazionale degli aeroporti e la “rivoluzione” portata negli anni successivi dalle compagnie aeree low cost stava per iniziare.
In particolare, nel 2021 i passeggeri su voli nazionali sono stati 1.535.859, in crescita del 91,2% sul 2020, ma in calo del 21,5% sul 2019, mentre i passeggeri su voli internazionali sono stati 2.560.428, in aumento del 50,8% sul 2020, ma a -65,6% sul 2019. I movimenti aerei annuali sono stati 38.029 (+39,1% sul 2020, -47,8% sul 2019), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 38.854 tonnellate (+12,1% sul 2020, +2,2% sul 2019). Il cargo si conferma quindi il settore in cui il Marconi ha reagito meglio alla crisi pandemica. In particolare, l’Aeroporto di Bologna è salito al 3° posto in Italia per tonnellate di merci trasportate, dietro solo a Milano Malpensa e a Roma Fiumicino, scalando 2 posizioni rispetto al 2019.
In linea con la tendenza generale del momento a privilegiare gli spostamenti all’interno dei confini nazionali, nella classifica delle destinazioni “più volate” da/per Bologna nel 2021 troviamo tre aeroporti italiani ai primi tre posti: Catania, Palermo e Bari. Seguono: Brindisi, Barcellona, Tirana, Madrid, Parigi Charles de Gaulle, Amsterdam e Olbia.
Analizzando nel dettaglio l’andamento del 2021, dopo un inizio d’anno ancora difficile, con passeggeri mensili che non hanno mai superato quota 100 mila, a partire da Maggio, ma soprattutto nei mesi estivi, quando il Covid ha ridotto l’impatto dei contagi, si è registrata una importante risalita del numero di passeggeri che hanno raggiunto l’apice ad Agosto, quando sono state superate le 600 mila unità mensili. Il divario con i livelli pre-Covid è andato via via riducendosi fino a Novembre, mese che ha registrato un -25,2% su Novembre 2019.
Purtroppo, la diffusione della variante Omicron e la nuova “stretta” sui voli hanno frenato la ripartenza: a Dicembre 2021 i passeggeri sono 468.607, pari ad un decremento del 33,8% sullo stesso mese del 2019. I passeggeri su voli nazionali sono stati 158.360 (+5,1% sul 2019), quelli su voli internazionali 310.247 (-44,3% sul 2019). I movimenti aerei del mese sono stati 4.481, pari ad un calo del 20,2% su Dicembre 2019, mentre le merci trasportate per via aerea sono state 3.529 tonnellate, per una crescita del 16,0% sullo stesso mese del 2019.
Il 2022 si apre ora con l’impatto della nuova variante, che sta già portando ad una revisione al ribasso nella programmazione delle compagnie aeree per le prime settimane dell’anno, a fronte di nuovi timori di “chiusure” tra Paesi. L’uscita dall’emergenza sanitaria e il progressivo ritorno alla fiducia dei passeggeri sono legate all’evoluzione della pandemia nei mesi a venire, all’implementazione delle misure di contrasto alla stessa e soprattutto ad una maggiore armonizzazione delle regole di viaggio a livello internazionale.