Prodotti unici al mondo che parlano di un territorio e dei suoi valori. Le Dop e Igp dell’Emilia-Romagna protagoniste all’Esposizione universale di Dubai. E con loro tutto l’agroalimentare regionale, un sistema produttivo leader per qualità, distintività, salubrità, oltre che per una costante capacità di ricerca e innovazione.

Una giornata nel nome della Food Valley – oggi a Expo 2020 –  culminata nella presentazione a importatori e operatori economici, giornalisti specializzati e food blogger, grandi gruppi della ristorazione – di un comparto che da solo vale il 16%  del totale dell’export agroalimentare nazionale, primo in Europa per numero di Dop e Igp –  44 per il settore alimentare e 30 per quello dei vini – e primo in Italia per valore delle Dop e Igp alimentari: 3,1 miliardi di euro, oltre il 40% del valore nazionale.

E che nella mattinata ha visto anche il lancio della prossima edizione di Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta in programma a Rimini Expo Center dal 4 al 6 maggio 2022.

Due appuntamenti – nell’ambito della missione istituzionale regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini – contrassegnati dall’obiettivo di consolidare gli scambi e le relazioni con i mercati internazionali, in particolate quelli mediorientali. Sostenendo un export che lo scorso anno, se si pensa solo all’ortofrutta, ha interessato oltre 96mila tonnellate di prodotto (24mila solo negli Emirati Arabi Uniti).

Alla presentazione del programma agroalimentare emiliano-romagnolo ha partecipato Manlio Di Stefano, sottosegretario al ministero degli Affari esteri.

“Dalla qualità dell’offerta enogastronomica presentata oggi a Expo alla Motor Valley, l’Emilia-Romagna rappresenta un esempio vincente della capacità del nostro Paese di fare innovazione e di stare sui mercati internazionali- ha detto Di Stefano-. Sull’agroalimentare condividiamo la battaglia a tutela dei prodotti di origine controllata e certificata, sulla base di protocolli e materie prime che ne attestano valore e qualità, prodotti che non possono certo essere insidiati da altri con nomi analoghi che nulla hanno a che fare con gli originali: una battaglia che stiamo facendo insieme anche sede di Unione europea. Una collaborazione, quella con la Regione Emilia-Romagna, molto positiva, che abbiamo allargato alla Motor Valley, a partire dalla scelta vincente di intitolare il Gran Premio di Formula 1 a Imola al Made in Italy e all’Emilia-Romagna, per valorizzare, attraverso il comparto automotive, le eccellenze del nostro Paese. E la nostra volontà è di proseguire insieme su questa strada già tracciata”.

“Conoscenze e capitale umano, qualità e innovazione: vogliamo continuare a investire su questi fattori- sottolinea il presidente Bonaccini-. Dopo Muner, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna, che abbiamo voluto insieme alle quattro università regionali e a tutte le case motoristiche della Motor Valley, marchi unici nel mondo, con la stessa logica vogliamo far nascere ‘FoodER’, il polo dell’alta formazione della nostra Food Valley. Per chiamare in Emilia-Romagna ragazze e ragazzi da tutti i Paesi e così far crescere i tecnici che domani renderanno ancora più forte la Food Valley, così come già oggi succede con la Motor Valley. Per vincere le sfide che abbiamo di fronte, transizione ecologica su tutte: a Expo insieme a Muner abbiamo presentato i motori ecologici di domani, allo stesso modo il settore agroalimentare è e sarà fondamentale per la tutela del territorio e il rispetto dell’ambiente. Attraverso il sottosegretario Di Stefano, ringrazio il Governo e il ministro Di Maio che hanno investito nell’Emilia-Romagna per sostenere il sistema produttivo e il Made in Italy. Insieme vogliamo accompagnare la ripartenza post Covid gettando le basi uno sviluppo sostenibile anche sul piano sociale ed ambientale”.

Bonaccini e Di Stefano nella mattinata hanno partecipato alla parata delle auto e delle moto più prestigiose della Motor Valley da Dubai ad Abu Dhabi, fino al circuito di F1 dove nel fine settimana si svolge l’ultimo Gran Premio della stagione, decisivo per l’assegnazione del titolo iridato. Prima avevano visitato Casa Ferrari insieme a Paolo Glisenti, commissario generale d’Italia a Expo Dubai – Padiglione Italia. Importanti gli appuntamenti con Nicola Lener, ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, e con Bob Clark, commissario generale degli Usa all’Esposizione universale.

Dop e Igp, protagonisti i territori

Da Rimini a Piacenza. La presentazione dell’agroalimentare emiliano-romagnolo – al ristorante di Cibus, la Fiera dell’Agroalimentare che si tiene ogni anno a Parma – ha visto protagonisti i prodotti di ogni territorio, le cui caratteristiche sono state illustrate a una qualificata platea di addetti ai lavori: importatori, scuole di cucina, stampa specializzate e tra i principali gruppi della ristorazione.

Un’azione di promozione realizzata anche attraverso le ricette predisposte in coordinamento con Casa Artusi.

Che ha visto la presenza a Expo Dubai dei principali Consorzi: Parmigiano Reggiano DOP (PR e RE), Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Reggio Emilia DOP, Aceto Balsamico di Modena IGP (MO), Olio extravergine di oliva di Brisighella (RA), Riso del Delta del Po e Aglio di Voghiera DOP (FE), Piadina Romagnola IGP (RN).

Senza dimenticare la Pasta fresca di Bologna e la Patata di Bologna Dop, la Pesca e nettarina IGP (FC), la Pera dell’Emilia-Romagna IGP (FE), la Ciliegia di Vignola IGP (MO). O il pomodoro, l’Oro rosso, filiera di cui è leader la provincia di Piacenza.

E poi i Centri Agroalimentari di Parma, Bologna, Cesena e Rimini, riuniti attraverso l’accordo di filiera “Emilia-Romagna Mercati Rete Di Imprese”; ALMA, la massima Scuola Internazionale di Cucina Italiana a Colorno (Parma) che forma chef, sommelier, manager; Chef to Chef, associazione di 50 chef volta a promuovere l’evoluzione e la notorietà della cucina regionale; Enoteca Emilia-Romagna.

 

Nelle foto: da sinistra commissario Glisenti, sottosegretario Di Stefano, presidente Bonaccini, ambasciatore Lener; il lancio di Macfrut 2022