Il prossimo 8 dicembre, presso la chiesa di Sant’Antonio, ex Ricreatorio San Francesco, verranno celebrati 50 anni di scoutismo a Sassuolo. Proprio in questo stesso luogo, l’8 dicembre del 1971, venivano recitate le prime promesse del gruppo scout Sassuolo1, che ha dato inizio a una grande avventura, che ha coinvolto in 50 anni approssimativamente fra i 2 e i 3mila sassolesi.
All’epoca la chiesa era più piccola e il luogo non era parrocchia, ma Ricreatorio.
A dare vita al movimento a Sassuolo furono Carlo Fatuzzo, che sarà presente alle celebrazioni del 50esimo, e padre Corrado Ronzoni, una delle anime di quel Ricreatorio, così amato dalla città.
Padre Corrado è scomparso il 21 dicembre del 2012 e, come era stato importante in vita per tante persone, lo è stato anche dopo, perché proprio dall’occasione della sua scomparsa, ha cominciato a ritrovarsi un gruppo sempre più nutrito di ex scout, che ai fondatori sono ancora molto legati. Prima un ritrovo per una messa celebrativa ogni Santo Stefano, poi iniziative sempre più frequenti, veicolate attraverso una “chat” che coinvolge più di 80 persone. E’ da questo gruppo che è partita l’idea e l’organizzazione delle celebrazioni per il cinquantesimo, alle quali parteciperanno da protagonisti anche gli scout attuali, dei gruppi Sassuolo 1 e Sassuolo 3.
Il programma prevede il ritrovo l’8 dicembre alle 15. Sul sagrato verrà innalzato un pennone, a cura dei gruppi scout, e si terrà un alzabandiera. Alle 16 la messa, a seguire la torta celebrativa e altre sorprese. L’attività si concluderà alle 18 con ammaina bandiera e preghiera finale.
Verranno rispettate le regole anti-Covid relative a distanziamento, mascherina, igienizzazione.
Lo scoutismo a Sassuolo era già comparso nel 1919. Le sedi erano sopra la chiesa di San Giuseppe e si svolgevano intense attività all’aria aperta. Il gruppo venne smantellato con l’avvento del fascismo e nel dopo-guerra ci furono sporadici tentativi di riorganizzazione. Fino al 1971, quando Carlo Fatuzzo e padre Corrado presero l’iniziativa di dare vita al Sassuolo 1, con i primi lupetti e i primi esploratori. All’epoca le unità erano solo maschili. Le ragazze arrivarono nel 1974 e nel 1975 le due associazioni, Asci (Associazione scout cattolici italiani) e Agi (Associazione guide italiane) si unirono nell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani), sigla rimasta invariata fino a oggi.
Al Sassuolo 1, nato nel 1971, seguì la fondazione del Sassuolo 2, nel 1977 alla parrocchia di Braida e poi quella del Sassuolo 3, nel 1981 (e infatti il gruppo celebra in questo anno scout il suo quarantennale) alla parrocchia della Ss. Consolata a Pontenuovo. Più recentemente il Sassuolo 1 e il Sassuolo 2 si sono fusi insieme, scegliendo la parrocchia di Braida come sede e Sassuolo 1 come sigla.
Nel 1980, sulla scorta dell’esperienza dei ragazzi, è nato a Sassuolo anche il Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani), dedicato agli adulti interessati all’esperienza scout.
Lo scoutismo si rifà ancora oggi al metodo creato oltre 100 anni fa da lord Baden Powell. Le attività si basano sul trapasso delle nozioni dai più grandi ai più piccoli e sulla coeducazione fra ragazzi e ragazze, che svolgono campi e uscite insieme.
Le unità sono:
- Lupetti e Coccinelle (o Lupette) da 8 a 11 anni
- Esploratori e Guide da 12 a 16 anni
- Rover e Scolte da 17 a 21 anni (con un anno di Noviziato e poi tre anni di Clan)
Al termine di questo percorso i ragazzi prendono la “partenza” dal gruppo e possono scegliere se svolgere servizio nell’associazione, seguendo un iter per diventare capi, o continuare la loro strada al di fuori dello scoutismo.
Quale che sia la loro scelta, per molti di loro i valori scout restano vivi sempre, anche dopo anni. Come dimostra il legame e l’affetto che ancora unisce gli scout sassolesi della prima ora, fra loro e con il fondatore.