Posdomani, mercoledì 1° dicembre, ricorre il 77° anniversario delle Battaglie di Cortile e San Marino, episodi cruciali della Resistenza carpigiana al nazi-fascismo: l’Amministrazione comunale organizzerà anche quest’anno una cerimonia commemorativa “per non dimenticare” il sacrificio delle 24 vittime.
Il programma prevede alle ore 14:15 la sosta al cippo di via Griduzza con la deposizione di una corona; poi alle 14:30 il ritrovo delle autorità, dei famigliari dei caduti e dei cittadini davanti al monumento commemorativo di Cortile. Alle 14:45 dopo la deposizione di una corona a tutti i caduti, ci sarà l’intervento del sindaco Alberto Bellelli. La cerimonia, che sarà accompagnata dalla banda “Città di Carpi”, si concluderà alle 15 con la benedizione del parroco di Cortile don Carlo Truzzi al sacrario del cimitero.
I FATTI – Il 1° Dicembre 1944, in risposta a un rastrellamento nazi-fascista, i partigiani della zona ingaggiarono un combattimento che durò l’intera giornata, alla fine della quale i repubblichini e gli occupanti tedeschi, confluiti in massa nella zona, furono costretti a ritirarsi. Protagonisti della battaglia furono i partigiani di Cortile, Limidi, Soliera, San Marino, San Martino Secchia, Fossoli e altri ancora, insieme a numerose “staffette”, che diedero un contributo fondamentale.
Il prezzo pagato alla causa della libertà fu molto alto, perché morirono in tutto 24 uomini: cinque civili fucilati per rappresaglia e 19 partigiani, fra i 18 e i 24 anni, dei quali tre caduti in combattimento e gli altri passati per le armi (nove il giorno stesso e sette l’indomani a San Marino, dopo esser stati seviziati), comprese due coppie di fratelli; fra i morti in battaglia anche un ufficiale pilota dell’aviazione militare francese, Michel Seeten, partigiano della 23a Brigata “Garibaldi”.