Il Padiglione Beccaria alle 18.00 del 18 novembre s’illuminerà di viola. La struttura che ospita l’attività dell’Oncologia all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena aderisce alla giornata mondiale sul tumore del pancreas che ricorre ogni 18 novembre e che si prefigge di mantenere alta la sensibilità verso una delle neoplasie più aggressive che ci siano.
“Non conosciamo ancora abbastanza la biologia di questo tumore”, sottolinea il professor Massimo Dominici, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia medica all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e professore all’Università di Modena e Reggio Emilia. “E proprio per questo la ricerca sta lavorando alacremente per progredire sia nel campo dei trattamenti, sia in quello, egualmente importante, della prevenzione”.
Quest’anno a Modena il tema della Giornata mondiale è stato incentrato sulla nutrizione. “In collaborazione con l’Associazione Nazionale Nastro Viola”, prosegue il prof. Dominici, – abbiamo preparato un opuscolo per i pazienti in collaborazione con i colleghi del Team Nutrizionale AOU, in particolare la dott.ssa Renata Menozzi e la sue équipe di nutrizionisti e il dott. Andrea Spallanzani, oncologo, i quali da un oltre un anno a questa parte stanno portando avanti il progetto “nutrizione e cancro” nel neonato Nutritional Oncology Board. L’opuscolo verrà pubblicato in occasione della Giornata Mondiale sul sito dell’Associazione Nazionale Nastro Viola”.
Aggiunge la Dr.ssa Menozzi: “La giornata del 18 novembre è un anticipo del convegno “Nutrizione in Oncologia” che abbiamo organizzato per il 26 novembre. Qui specialisti del settore discuteranno come il supporto nutrizionale sia fondamentale sin dal momento della diagnosi. È ormai noto che un adeguato stato nutrizionale migliori la qualità di vita, la tolleranza ai trattamenti medici e chirurgici e riduca il rischio di sviluppare complicanze. Tutte le figure coinvolte nel trattamento oncologico in un modello a team multidisciplinare contribuiscono a gestire le esigenze del paziente oncologico e la nutrizione è una di queste, ottimizzando la fitness alle terapie e, auspicabilmente, le risposte cliniche”.
Ad oggi, la resezione chirurgica resta ancora l’unica potenziale possibilità curativa, ma è noto che circa solo un paziente su cinque riesce ad arrivare ad un intervento resettivo con intento radicale. Ecco perché, oltre che elevati standard di cure, nuove strategie integrate sono necessarie.
In AOU è attivo il percorso diagnostico terapeutico (PDTA) pancreas, fondato sulla multidisciplinarietà che vede coinvolte le Unità Operative di Gastroenterologia, Medicina Interna 1 e 2, Medicina ed Area Critica, Chirurgia Oncologica EBP e Trapianti, Oncologia e Radiologia. Coordinato dal dottor Roberto Ballarin, dell’èquipe del professor Fabrizio Di Benedetto, Direttore della S.C. di Chirurgia Oncologica Epato-biliopancreatica e Trapianti e professore a UniMoRe, il PDTA offre tempestività degli accertamenti clinico-strumentali e il trattamento terapeutico più idoneo.
“Giornate come quella di oggi – conclude il prof. Dominici – sono fondamentali per sensibilizzare le persone, anche quelle che non hanno mai avuto a che fare direttamente con una neoplasia del pancreas, su questo tumore, sulle azioni di prevenzione e sui corretti stili di vita”.