Nel febbraio 2021 la Regione Emilia-Romagna ha avviato una rilevazione tra studentesse e studenti di tutte le scuole secondarie di 1° e 2° grado per conoscere le ricadute della pandemia nella vita di preadolescenti e adolescenti.
Nella serata del 9 novembre, presso la sede del Museo Cervi a Gattatico, Maria Teresa Paladino del Servizio Politiche Sociali e Socio Educative della Regione ha illustrato gli esiti della ricerca, oggetto di confronto tra tutti gli Amministratori ed i professionisti che lavorano nell’ambito delle politiche giovanili dei Comuni della Val d’Enza.
Sono intervenuti: Luca Ronzoni, Presidente dell’Unione Val d’Enza, Simona Bigi, Responsabile dell’Ufficio di Piano Distrettuale, Monica Pedroni, Responsabile Area Famiglia, Infanzia Età Evolutiva ASP C. Sartori.
Simona Bigi dichiara: “Dalle voci dei giovani sono emersi i comportamenti e le emozioni vissute durante la pandemia, la relazione con la scuola e con il mondo degli adulti. Non sono emersi solo importanti di disagio, come l’aumento di rassegnazione, rabbia, ansia, e solitudine (58,5%); sono emersi anche fattori positivi sui quali lavorare per costruire anche da parte delle istituzioni e delle reti sociali interessanti piste di lavoro per il benessere dei ragazzi. Ad esempio sono emersi nuovi hobby come la musica e la cucina (per il 41%) e – molto interessante – l’aumento del dialogo con i genitori (35,5%). Si tratta di spunti preziosissimi, che possono aiutarci ad orientare meglio gli interventi rivolti ai giovani sul territorio della Val d’Enza”.
Luca Ronzoni dichiara: “Siamo in un momento di profondo cambiamento, culturale, economico e sociale. Sono in corso diverse situazioni che comporteranno un profondo mutamento che si riverbererà anche sui nostri giovani. Abbiamo voluto mettere a frutto questa importante ricerca della Regione Emilia Romagna e condividerla con tutti gli amministratori e i professionisti del nostro territorio, per conoscere e capire i nuovi scenari di riferimento, con l’obiettivo di programmare interventi per i nostri ragazzi, sempre più rispondenti alle loro esigenze per offrirgli un supporto, un riferimento affinché possano crescere anche in tempi così difficili”.