Col titolo “Covid-19. Cosa abbiamo imparato dalla pandemia” torna il 6 novembre 2021 in diretta da Palazzo Pepoli di Bologna il Festival della Scienza Medica, ideato da Fabio Roversi-Monaco e giunto alla settima edizione, promossa da Fondazione per la Promozione e lo Studio della Scienza Medica, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e l’Università di Bologna e con il supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo. Obiettivo dell’incontro è promuovere una riflessione su quale eredità la pandemia abbia lasciato e se vi siano – nella complessiva tragedia – insegnamenti da non disperdere, per progettare un sistema più previdente ed efficiente.
La pandemia da Covid-19 si è abbattuta come uno tsunami sulle nostre vite così come sul Sistema Sanitario Nazionale, che è riuscito non solo a reagire grazie alla professionalità e abnegazione dei suoi operatori ma ha anche saputo adottare pratiche operative innovative – la telemedicina, le piattaforme digitali per l’assistenza da remoto, formule più flessibili di reclutamento del personale e l’avvio di una rinnovata capacità gestionale – che dovranno rappresentare le fondamenta di una sanità più moderna ed efficiente. Così come rappresenta una importante lezione l’enorme investimento di capitale umano nella ricerca sul nuovo virus, con la messa a punto in tempi record del vaccino, la continuità che si è tentato di dare ai servizi di cura e prevenzione per le altre malattie, la complessa gestione delle informazioni ai tempi dei social.
“Il Festival ha sempre puntato ad avvicinare le persone ai temi della medicina per comprendere come le scoperte nel campo della scienza medica siano la base per vivere meglio e anche per creare una società più consapevole e inclusiva” spiega Fabio Roversi-Monaco che nel 2021 ha creato la Fondazione per la Promozione e lo Studio della Scienza Medica proprio per svolgere attività di divulgazione al grande pubblico sulle più attuali tematiche di carattere medico-scientifico e per sollecitare momenti di confronto e dialogo, nell’interesse della collettività, tra medici, scienziati, ricercatori, esperti e personalità di rilievo del mondo della politica, della cultura e delle istituzioni.
Il direttore scientifico del Festival, Gilberto Corbellini, osserva che “l’iniziativa sarà uno spazio di discussione autorevole, critica e divulgativa su un tema, la pandemia e le sue fenomenologie, che ha un profilo scientifico e medico, ma che purtroppo nella comunicazione mediatica è stato anche oggetto di distorsioni che non sono andate a vantaggio della reputazione pubblica della comunità scientifica e medica, ovvero della scienza e della medicina tout court”.
Il programma si concentra in un’unica giornata nella quale si alterneranno 13 relatori, moderati da Luigi Bolondi, Professore di Medicina Interna all’Università di Bologna e da Gilberto Corbellini, Ordinario di Storia della Medicina e Bioetica alla Sapienza di Roma. Tra gli ospiti internazionali John Ioannidis, uno dei massimi epidemiologi al mondo, con un intervento dal titolo “Lezioni di epidemiologia alla fine della pandemia”; Edward Holmes, Professore di biologia evolutiva all’Università di Sidney, tra i massimi studiosi di virus a Rna e che si soffermerà sul tema dell’origine artificiale o naturale di Sars- CoV-2; Massimo Pinzani, Professore di Medicina Interna all’University College di Londra, che illustrerà l’impatto dell’emergenza sanitaria sul Centro di Alta Specializzazione del Royal Free Hospital di Londra, da lui diretto; e Stephen H. Powis, National Medical Director al National Health Service e Professore di Nefrologia all’University College di Londra, che farà un punto sulla gestione della pandemia nel Regno Unito, che oggi vede nuovamente aumentare i contagi in maniera drastica.
Estremamente autorevoli anche i relatori italiani. A partire da Alberto Mantovani, Presidente di Fondazione Humanitas, che parlerà di nuove prospettive delle terapie immunologiche, dal Covid-19 al cancro; Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, che ha monitorato la pandemia dai primi giorni e partecipato a tutte le decisioni politiche, e al Festival esaminerà la gestione dell’emergenza sanitaria; Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e portavoce del CTS, che farà il punto sulla realtà della sanità pubblica prima e dopo la pandemia; “Come generare fiducia nei vaccini e farmaci Covid-19” sarà il titolo dell’intervento di Nicola Magrini, Direttore dell’Agenzia Italiana del Farmaco; mentre l’infettivologo Pierluigi Viale, Direttore del dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna, farà il punto sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini; Marco Trabucchi, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, parlerà di fragilità e anzianità durante la pandemia, mentre di bioetica discuterà Cinzia Caporale, membro del CTS e Docente di Bioetica alla Sapienza di Roma; il professor Livio Presutti, tra i massimi esperti di Chirurgia Endoscopica dell’Orecchio e della Base del Cranio, discuterà della tracheotomia in pazienti Covid; Massimo Annichiarico, Direttore della Salute e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio interverrà su “Covid19: la storia è sempre magistra vitae?”; Nicoletta Luppi, Senior Vice Presidente Managing Director di MSD Italia, sottolineerà l’importanza della ricerca.
Per seguire il Festival – che andrà in onda in diretta da Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna – basta collegarsi al sito www.festivalscienzamedica.it, cliccare sulla dìretta e inserire nome e cognome.
Il Festival ha il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e della Città Metropolitana di Bologna. IntesaSanpaolo e Farmaindustria sono main partners della manifestazione, che gode anche del sostegno incondizionato di Alfasigma, Astellas, AIOP, Colibrì, Dompè, Gruppo Villa Maria, Sanipiù, Rekeep, EmilBanca e Coswell.
IL FESTIVAL: le più autorevoli voci da tutto il mondo
Il Festival della Scienza Medica è l’appuntamento annuale con la cultura medico scientifica. Nato nel 2015 a opera di Fabio Roversi-Monaco, con l’obiettivo di avvicinare e rendere accessibili anche al grande pubblico i temi e le grandi sfide della medicina di oggi e di domani, accoglie ogni anno Premi Nobel, scienziati da tutto il mondo ed esperti in diversi campi della ricerca e dell’innovazione. L’evento è organizzato dalla Fondazione per la scienza medica – nata per promuovere lo studio e la diffusione dei progressi scientifici – in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e l’Università di Bologna e con il supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo.