Dopo aver festeggiato il suo compleanno in un bar della città ha fatto rientro a casa dove, complice probabilmente anche l’uso smodato di bevande alcoliche, è andato in escandescenza divenendo violento con la compagna. Entrato in casa ha infatti tirato contro la donna, una 44enne abitante in città, alcuni calici in vetro causandole lesioni a un polso che la vittima aveva sollevato per ripararsi dai bicchieri. Quindi l’ha afferrata per il collo con entrambe le mani gettandola sul divano. Solo grazie alla reazione della donna che ha lanciato all’indirizzo del compagno un tavolino in vetro l’uomo usciva di casa. Quindi l’allarme al 112 dei carabinieri di Reggio Emilia il cui operatore ha immediatamente inviato sul posto un equipaggio della radiomobile.
Per questo episodio di violenza di genere, verificatosi questa notte in un appartamento del capoluogo reggiano e che pare non sia un caso isolato, i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, con l’accusa di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia hanno arrestato un 42enne reggiano, ristretto, al termine delle formalità di rito, a disposizione della Procura reggiana.
Secondo quanto accertato dai carabinieri l’uomo, tornato a casa intorno alle 2.30 dopo aver festeggiato il suo compleanno in un bar della città, suonava il citofono per farsi aprire essendo malfunzionante la porta condominiale. Una volta entrato in casa, senza alcun apparente motivo, tirava verso il volto della donna alcuni calici con la 44enne si riparava alzando avambraccio sinistro e mandando in frantumi il bicchiere si procurava un taglio a polso che iniziava subito a sanguinare. Non pago afferrava con entrambe le mani il collo della compagna scaraventandola sul divano. A quel punto la reazione con l’uomo che usciva di casa e la donna che chiamava i carabinieri.
I militari giunti sul posto alla vista delle chiazze di sangue presenti sul pavimento e del continuo sanguinamento del polso chiamavano il 118 il cui personale conduceva la donna in ospedale dove veniva medicata e dimessa con tre giorni di prognosi. L’uomo nel frattempo veniva condotto in caserma dove, alla luce dei fatti e nella considerazione che la donna denunciava ulteriori condotte maltrattanti portate avanti da oltre un anno, lo arrestavano per i reati di lesioni i personale e maltrattamenti in famiglia.