Anche l’Università di Bologna avrà il suo polo per l’infanzia nell’area di via Filippo Re, e cioè un asilo nido e una scuola materna progettati dall’Ateneo per agevolare la propria comunità. Dopo un lungo periodo di attesa (per il superamento di alcuni impedimenti tecnici e amministrativi) è stata bandita la gara per la partenza dei lavori la cui fine è programmata entro il primo semestre 2023.
Il progetto presentato una decina di anni fa trae principale ispirazione dalla necessità di dare una risposta alle esigenze dei genitori, siano essi lavoratori e studenti, garantendo un tradizionale modello europeo di integrazione tra tempo di vita e tempo di lavoro, legato all’educazione della prima infanzia. Il progetto ha subito diverse varianti per trasformarsi, in questi ultimi tre anni, in un innovativo modello di collaborazione sociale per lo sviluppo del territorio, tra Comune di Bologna e Università.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo fabbricato, con caratteristiche di edilizia eco-sostenibile, nel cuore del comparto Filippo Re orientato ad ospitare due sezioni di nido per l’infanzia, per complessivi 42 bambini, e due sezioni di Scuola per l’infanzia, per altri 50 bambini. Una volta realizzata, la struttura verrà ceduta, secondo gli accordi intercorsi, al Comune di Bologna, il quale lo prenderà in gestione diretta, arricchendo in tal modo la propria offerta educativa nel quartiere. Sarà possibile al contempo dare risposta all’elevata domanda nel territorio per questi servizi e garantire al personale universitario un servizio di accoglienza per i propri figli. Il progetto prevede che una quota sia riservata al personale universitario.
La collaborazione tra gli enti non si esaurisce nella cessione degli spazi e nella creazione di servizi pubblici per l’infanzia, ma riveste anche il piano scientifico-pedagogico, offrendo le condizioni per innovativi laboratori psico-pedagogici in cui l’Università rivestirà un ruolo attivo.
A supporto del progetto è previsto un piano della mobilità per l’intero comparto di Filippo Re che non comporterà la creazione di nuove strade, ma che sarà invece orientato alla razionalizzazione del sistema viabilistico esistente e ad un forte orientamento verso la mobilità sostenibile, di cui la componente ciclabile avrà un ruolo centrale. L’Area di Filippo Re, secondo questi elementi, recupererà la propria vocazione di tipo sostenibile e la caratteristica di accoglienza ed inclusione sociale.