“Apprendiamo con piacere che il piano degli investimenti del PNRR contenuto nell’allegato al DEF (Documento Economia Finanza) prevede lo stanziamento di 1 miliardo di euro per la realizzazione della Cispadana. Mancherebbero quindi sollo 100milioni per avere tutte le risorse necessarie”. È il commento di CNA al finanziamento una delle infrastrutture più importanti per il territorio. Si tratta, infatti, di un provvedimento che rimette al centro l’autostrada e che di certo non va nella direzione di una superstrada a scorrimento veloce.
Tutto ciò nella consapevolezza di quanto sia strategico e urgente il rinnovo della concessione all’Autostrada Brennero-Modena A22.
Secondo l’Associazione, a questo punto è necessario che tutti gli enti coinvolti, a partire dalla Regione per arrivare alle comunità locali, in primis i consigli comunali, prendano un orientamento preciso, inequivocabile e possibilmente condiviso.
In altre parole, cosa vuole fare la Regione? E cosa vogliono le Amministrazioni, che seppur rappresentano maggioranza e opposizione nei Comuni dell’area Nord, oggi sono forze di maggioranza nel governo del Paese? Perché se il territorio fosse favorevole alla superstrada, la Regione dovrebbe prenderne atto, ma l’iter dovrebbe ripartire da zero.
“Per quanto ci riguarda – continua la nota di CNA – riteniamo che, in un modo o nell’altro, vadano immediatamente rapidamente adeguati i collegamenti stradali verso la A22 e la A13, che resteranno utile come viabilità di interconnessione e per evitare che questa discussione seria si trasformi, se non lo ha già fatto, in farsa.
Siamo di fronte ad una grande opportunità di valorizzazione dell’Area Nord del territorio modenese se consideriamo anche le linee ferroviarie contenute sempre nell’allegato al DEF:
- Brennero – Bologna (linea Primaria).
- Modena – Mantova – Verona (linea Secondaria).
- Sassuolo – Guastalla – Poggio Rusco – Ferrara Ravenna, tratta su cui saranno fatti investimenti importanti.
Si tratta di interventi che interconnetteranno il nostro territorio in un ambito logistico di importanza strategica. E, sempre a proposito di ferrovie, non va dimenticata l’intelligente proposta di una metrotranvia tranvia tra Carpi e Modena, eventualità che – e non si tratta della prima volta che la CNA lo sottolinea – dovrebbe riguardare anche la tratta ferroviaria regionale Modena-Sassuolo-
Da ultimo il sistema di piste ciclabili (la Ciclovia del Sole, poi la Finale–Modena–Vignola ad est e quella del Secchia ad ovest) che potrà sviluppare, accanto ad un distretto industriale connesso con l’Europa e i porti del Mediterraneo, un sistema turistico di mobilità dolce che valorizzerà ulteriormente il nostro territorio.