Sarà inaugurato venerdì 17 settembre, alle 11, in occasione della prima giornata del Festivalfilosofia dedicato alla libertà, il murale dedicato a Ciro Menotti che l’artista Flavio Favelli ha realizzato, per iniziativa del Museo civico, sulla parete esterna della palestra Panaro, in Cittadella (via del Carso 6) a Modena.
A essere ritratto nel murale, a pochi passi dal patibolo che ricorda il sacrificio di chi, in nome della libertà, nel 1831, sfidò il duca Francesco IV d’Austria d’Este, non è però l’eroe risorgimentale, ma un “altro” Ciro Menotti: il sommergibile militare di 70 metri della Regia Marina italiana attivo tra il 1928 e il 1949 che partecipò alla Seconda guerra mondiale e, prima, clandestinamente, alla guerra di Spagna a sostegno dei franchisti. Favelli ha realizzato il murale utilizzando una tecnica pittorica particolare, chiamata “razzle dazzle”, ovvero “tranello”, utilizzata durante la Prima guerra mondiale per truccare le navi attraverso semplici segni in bianco e nero che confondevano gli osservatori. Un modo per riflettere, come spiegano le curatrici Serena Goldoni e Cristina Stefani, sull’appropriazione ingannevole da parte del regime fascista del nome di un eroe risorgimentale, martire della libertà e simbolo dell’unità dello Stato italiano utilizzato per la propaganda di regime.
Al taglio del nastro dell’opera partecipano l’autore Flavio Favelli, l’assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi, il direttore del Festivalfilosofia Daniele Francesconi, le curatrici dell’iniziativa Serena Goldoni e Cristina Stefani.
Flavio Favelli, 54 anni, fiorentino, è un artista che, dopo la laurea in Storia a Bologna, ha esposto progetti personali al Maxxi di Roma, al Centro Pecci di Prato, alla Fondazione Sandretto di Torino, alla Maison Rouge di Parigi e al 176 Project Space di Londra. Ha partecipato alla mostra “Italics” a Palazzo Grassi nel 2008 e a due Biennali di Venezia. A Bologna ha realizzato la “Sala d’Attesa” nel Cimitero Monumentale della Certosa. Nel 2015 l’opera “Gli Angeli degli Eroi” è stata scelta dal Quirinale per commemorare i militari caduti nella ricorrenza del 4 Novembre. La stessa opera sarà al centro della conversazione in programma venerdì 18 settembre, alle 19, nell’atrio di Palazzo dei Musei, sempre nell’ambito del programma del Festivalfilosofia.
“UNO CHE AMÒ SEMPRE IL SUO SIMILE”
Prende spunto da una delle frasi più emblematiche che Ciro Menotti scrisse alla moglie Francesca Moreali nel 1831, prima della condanna a morte, “Uno che amò sempre il suo simile”, il titolo della mostra dedicata al patriota che inaugura venerdì 17 settembre, alle 19, al Museo civico, nell’ambito del Festivalfilosofia sulla libertà.
L’esposizione, che sarà visitabile fino al 17 ottobre, è curata da Stefano Bulgarelli e raccoglie testimonianze e cimeli che riguardano l’eroe risorgimentale tra i quali anche i presunti avanzi del patibolo sul quale venne giustiziato insieme a Vincenzo Borrelli, la camicia insanguinata che indossava nel giorno del supplizio e una lettera manoscritta. Come spiegano i curatori, le testimonianze sono poste in dialogo con le parole di Ciro Menotti per raccontare la vicenda umana e i valori alla base della sua lotta per la libertà e che contribuiscono a fare di lui un eroe romantico del Risorgimento italiano.
Per i tre giorni del Festival la mostra sarà visitabile a ingresso gratuito: venerdì 17 e sabato 18 settembre con orario continuato dalle 9 alle 23; domenica 19 settembre dalle 9 alle 21. Dal 21 settembre fino al 17 ottobre l’esposizione si potrà visitare nei consueti orari di apertura del Museo civico: da martedì a venerdì, dalle 9 alle 12; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Si svolge invece nei pomeriggi di sabato 18 e domenica 19 settembre, nel cortile della casa di Ciro Menotti, in corso Canalgrande 90, la narrazione per bambini e famiglie “Piccoli ribelli” con il cantastorie Marco Bertarini. Il racconto dell’artista parte dalla favola di Rafik Schami “La vespa e l’elefante” nella quale le formiche protagoniste sono minacciate di sterminio da un terribile mostro. La favola è una chiara e avvincente metafora su potere, ribellione e libertà, introduzione ideale per raccontare la figura e la storia di Ciro Menotti.
L’iniziativa, promossa dal Museo civico, prevede quattro le repliche in programma: sabato 18 settembre alle 15 e alle 17, domenica 19 settembre negli stessi orari; l’ingresso è gratuito su prenotazione telefonica (al numero 059 203 3125, tutti i giorni dalle 9 alle 18).