Lunedì 13 settembre è suonata la prima campanella anche per gli oltre 30mila studenti di scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, oltre che per i bambini delle scuole d’infanzia statali, mentre i cancelli dei servizi educativi di Comune e Fondazione Cresci@mo si erano aperti ai bambini già a inizio mese.
Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e l’assessora all’istruzione Grazia Baracchi hanno simbolicamente salutato genitori, studenti e docenti della città recandosi in visita alla scuola primaria De Amicis di viale Caduti in Guerra, dove, senza interrompere l’attività didattica, procede un importante cantiere di ristrutturazione e consolidamento, destinato a restituire una scuola completamente rinnovata.
L’avvio dell’anno scolastico segna anche la ripartenza degli Itinerari didattici, percorsi incentrati su esperienze e apprendimenti collegati al territorio, riservati alle scuole di ogni ordine e grado della città, perdisposti da diverse agenzie con il coordinamento del Centro Memo del Comune di Modena.
Anche lo scorso anno scolastico, infatti, nonostante la pandemia e le disposizioni in atto, non ultimo il permanere di una percentuale di Dad alle superiori, oltre 26.600 tra bambini e ragazzi di ogni ordine di scuola – dal nido alle superiori – hanno partecipato agli Itinerari didattici, sperimentano un modo diverso di fare lezione e di acquisire competenze: all’aperto, a distanza, in modalità mista o esplorando possibilità diverse.
Ed è già pronto il nuovo catalogo 2021/2022; anche quest’anno numerosissime sono state le proposte pervenute dalle agenzie del territorio da cui il Servizio Itinerari ha selezionato 60 nuovi itinerari che vanno ad aggiungersi ai percorsi disponibili che si sono dimostrati più apprezzati dalle scuole.
Complessivamente sono oltre 120 le agenzie del territorio coinvolte tra associazioni, istituzioni e agenzie educative e sono 240 gli itinerari tra cui i docenti possono scegliere: 79 nell’area Comunicazione e arte, 75 in quella Scienza e tecnologia, 82 in Storia e società, 4 in Economia e sviluppo. Quasi tutti prevedono una modalità di svolgimento alternativa alla presenza, come incontri a distanza, all’aperto o l’organizzazione di tour virtuali.
Ad alcune tematiche è stata riservata una particolare rilevanza, come ai percorsi che rientrano nell’ambito dell’educazione civica, quindi con temi attinenti a Costituzione, sviluppo sostenibile e cittadinanza digitale, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Rilievo significativo è stato dato anche ai percorsi di storia contemporanea, in particolare attinenti al territorio modenese e a nuove modalità di apprendimento e ai percorsi legati al gioco nelle sue varie forme come strumento didattico capace anche di sviluppare capacità relazionali e competenze trasversali, dando così anche rilevanza al “Protocollo d’Intesa per Modena capitale del buon gioco e per la creazione di un centro di ricerca sul gioco” approvato dalla Giunta comunale. Un ruolo importante lo hanno, inoltre, gli itinerari volti a far scoprire Modena dal punto di vista artistico, storico e come territorio produttivo, ma anche i percorsi legati al benessere individuale e del gruppo classe, in una fase in cui è fondamentale mantenere alta l’attenzione sulla consapevolezza di sé e sulle relazioni. Tra questi compaiono nuovi percorsi legati all’affettività, all’identità e all’inclusione di persone con disabilità. Infine, non potevano mancare nel settecentesimo anniversario della morte del Sommo poeta due itinerari dedicati a Dante e alla Divina commedia.
Sul sito di Memo, oltre al catalogo suddiviso in aree, vengono presentati anche gli itinerari suddivisi per alcune tematiche trasversali che potranno essere di sostegno ad alunni e docenti.
Lo scorso anno scolastico sono state 66 le sezioni di scuola d’infanzia coinvolte nei percorsi, ben 395 quelle delle scuole primarie, 490 le classi delle scuole medie e 225 quelle delle superiori per un totale appunto di 26.610 studenti. Il lavoro svolto dal Servizio Itinerari di Memo, insieme alle agenzie del territorio che curano i percorsi, per trovare modalità alternative di svolgimento si è dimostrato un valido supporto alla didattica in un momento difficile per la scuola in cui però è tutt’altro che diminuito il bisogno di contatto e scambio col territorio.
Il limite è stato spesso trasformato in opportunità, generando nuove possibilità di creare. Così è stato, ad esempio, per l’itinerario Gemme preziose, Concorso di poesia rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado: gli elaborati prodotti da bambini e ragazzi sono stati trasformati in video, grazie ad un laboratorio teatrale a distanza di Smart poetry che li ha sostenuti e le poesie sono diventate voci e immagini create dagli alunni che hanno in tal modo dato una dimensione soggettiva nuova e diversa ai testi. I video sono pubblicati sul sito di Memo (www.comune.modena.it/memo/iniziative/gemme-preziose-2021).