La prima notizia certa della Festa della Beata Vergine del Castello di Fiorano nel giorno dell’8 settembre risale al 1639, cinque anni dopo la posa della prima pietra del tempio voluto dal Duca d’Este e dal Vescovo di Modena, nell’ambito del generale progetto della Delizia Estense di Sassuolo, per ringraziare la Beata Vergine del Castello di avere risparmiato il paese dalla peste bubbonica.
Da allora si è sempre fatto festa, eccettuati gli anni della dominazione francese all’inizio dell’800, con migliaia di pellegrini. Negli ultimi anni è cresciuta l’importanza della novena, con le processioni da ogni quartiere e soprattutto della Incoronazione che avviene la sera precedente la festa, il 7 settembre, alle ore 20 con i vespri solenni e alle 20.30 con la Messa presieduta quest’anno da Mons. Giuseppe Verucchi, già parroco di Fiorano ed arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia.
Mercoledì 8 settembre la Festa inizia al primo albeggiare: la prima Messa è infatti alle 5, presieduta da Don Antonio Lumare e affollata di Fioranesi, soprattutto quelli che poi sono di servizio per accogliere i pellegrini e promuovere le iniziative parrocchiali di contorno: il punto ristoro, la pesca di beneficenza per ragazzi, la grande lotteria, le bancarelle del riuso, dei ricami, dei frutti tipici e di Viva Vittoria, il negozio dei ricordini e oggetti sacri.
L’8 Settembre è sagra, con le bancarelle e il luna park, ma è soprattutto festa religiosa, scandita dalle celebrazioni in Santuario. Le Messe si ripetono per tutta la mattina, una ogni ora, celebrate alle 6 dal Vicario Foraneo della Pedemontana Ovest, alle 7 dal Vicario Foraneo di Sassuolo. Poi da sacerdoti di Fiorano o alla parrocchia legati per il loro ministero: alle 8 don Carlo Bertacchini, alle 9 don Guido Bennati, alle 10 don Gaetano Frigieri (contestualmente nelle chiesa parrocchiale Messa celebrata da Don Giuseppe Albicini).
Alle 11 si concludono le cerimonie del mattino con la Messa celebrata dal vicario episcopale don Stefano Violi.
Per tutto il pomeriggio all’interno del Santuario viene recitato il Rosario, fino alle 18,30 quando l’arcivescovo Mons. Erio Castellucci presiede la Messa e apre la processione con i flambeaux per le vie del paese.
E possibile ottenere l’indulgenza plenaria con: la Confessione (Sono sempre a disposizione sacerdoti) e Comunione Sacramentale, la recita del Pater Ave e Gloria secondo le intenzioni del Papa, la recita del Credo.
Tutte le celebrazioni si svolgono sotto il tendone sul piazzale, interdetto al traffico, con qualsiasi condizione di tempo. Un servizio di navette consente di salire al colle dal centro del paese, per chi ne avesse bisogno.
E’ richiesto il green pass, come da normative vigenti per fiere e sagre; non lo è per partecipare alle celebrazioni. Per questo sono strutturati diversi percorsi e la presenza di ostiari per accompagnare i fedeli e rispondere a ogni loro quesito.)