La Pediatria si unisce per promuovere la vaccinazione anti-Covid a favore degli adolescenti: stamattina, davanti al Punto vaccinale di Carpi, pediatri ospedalieri, pediatri di libera scelta e di comunità si sono ritrovati per lanciare un accorato appello a ragazzi e genitori.
All’appuntamento erano presenti Andrea Bergomi, Pediatra di libera scelta, Simonetta Partesotti, Responsabile Pediatria di Comunità Area Nord dell’Azienda USL di Modena, entrambi tra i firmatari del manifesto redatto dai pediatri dell’Emilia-Romagna per sostenere l’importanza della vaccinazione degli adolescenti, insieme a Francesco Torcetta, Direttore della Pediatria di Area Nord (Ospedali di Carpi e Mirandola) e Stefania Ascari, Direttrice del Distretto di Carpi.
I pediatri stanno avendo un ruolo attivo fondamentale nella vaccinazione dei minorenni, sia attraverso l’incessante attività di sensibilizzazione svolta negli ambulatori sia supportando con la presenza fisica i ragazzi durante la somministrazione nei Puv.
Con l’iniziativa di questa mattina a Carpi si conferma la straordinaria collaborazione tra i professionisti dei servizi ospedalieri e territoriali che si occupano della salute dei bambini. Un grande gioco di squadra per ribadire un concetto fondamentale: la vaccinazione è l’unica strada per uscire da questa pandemia e, nel percorrerla, serve la collaborazione di tutti.
Sono infatti ancora non ottimali i dati di adesione alla campagna vaccinale nella fascia d’età in questione: tra i 12 e i 14 anni, solo il 46% è entrato nel circuito vaccinale, mentre la percentuale sale al 64% se si considerano i ragazzi tra i 15 e i 19 anni (dati al 28 luglio).
“Serve uno sforzo ulteriore – è l’appello dei pediatri –, perché in questo anno e mezzo di pandemia abbiamo rilevato che la forma grave della malattia può colpire, per fortuna più raramente che tra gli adulti, anche gli adolescenti. Il vaccino è efficace e sicuro, vogliamo rassicurare in primis i ragazzi stessi e poi ovviamente i genitori, che devono dare il consenso alla vaccinazione dei figli minorenni. Inoltre è una questione di senso di comunità: vaccinandosi, i ragazzi tutelano non solo la loro salute ma anche quella di famigliari e amici più fragili, con un sistema immunitario più debole e quindi più esposto al Covid. Ma i motivi per vaccinarsi sono anche altri: per ripartire con la scuola in sicurezza a settembre, per riprendersi la socialità che tanto è mancata nei mesi scorsi, perché è diritto di ogni ragazzo poter contare su una didattica in presenza e riconquistare i momenti di normalità”.