E’ stato rinnovato il Contratto collettivo nazionale del comparto ceramico italiano tra Confindustria, Fesica Confsal – Cgil – Cisl – Uil – Ugl – Fialc Cisal e Failc Confail “per gli addetti all’industria delle piastrelle di ceramica, dei materiali refrattari, ceramica sanitaria, di porcellane e ceramiche per uso domestico ed ornamentale, di ceramica tecnica e tubi in gres”.
La sigla, avvenuta il 27 luglio scorso, è arrivata dopo le approvazioni nelle varie aziende di settore tramite le assemblee con i lavoratori. Un modello virtuoso di condivisione ed oggi “strumento” sempre meno frequente nei rapporti industriali. Il CCNL prevede un aumento a regime di 76 euro alla D1 distribuito in due tranche con le seguenti decorrenze per il comparto piastrelle: 32 euro dal 1° gennaio 2022, 13 euro dal 1° gennaio 2023. Per i comparti refrattari, sanitari e stoviglie le tranche sono così suddivise: 20 euro dal 1° gennaio 2022, 26 euro dal 1° gennaio 2023.
Sul versante della previdenza complementare l’accordo prevede un incremento del contributo al fondo a carico dell’azienda dello 0,20 per cento che per il settore piastrelle decorrerà dal 1° gennaio 2022. Per gli altri comparti l’incremento è così suddiviso: 0,1% dal 1° gennaio 2022, 0,1% dal 1° gennaio 2023. Sono stati inoltre previsti qualificati interventi sulla parte normativa insieme all’istituzione di due commissioni tecniche paritetiche: una sul sistema classificatorio e l’altra sul divisore orario, che avrà il compito di analizzare e proporre soluzione alle differenti interpretazioni sul tema.