Il 2 aprile si celebra in tutto il mondo la ‘Giornata di consapevolezza sull’Autismo’, un tema che tocca almeno 600mila famiglie in Italia. Un momento per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie.
“Il Charitas – interviene il presidente Mauro Rebecchi – grazie ai livelli di eccellenza dei servizi offerti è stato inserito dalla Regione Emilia Romagna nelle strutture rappresentative della sanità regionale nel progetto nazionale sull’autismo, promosso dal ministero della Salute. Per i 68 ospiti con disabilità psico-fisica il Charitas persegue ogni giorno il benessere globale della persona nell’ambito di un progetto di vita, creando un ambiente adeguato e integrativo alla funzione sanitaria. Nella Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo vogliamo ricordare a tutti quanto la strada per il riconoscimento dei diritti delle persone con autismo sia ancora in salita”.
Soprattutto in questo periodo di estrema incertezza la Residenza Charitas di Modena, che da anni si occupa di autismo, vuole sottolineare come le persone autistiche hanno piena dignità e di come la distanza dalle famiglie dovuta alla pandemia da Covid-19 ha inciso fortemente sulle interazioni sociali degli ospiti che non vedono i propri cari da ottobre 2020.
“In questa giornata vogliamo sensibilizzare la comunità sui problemi che vivono i ragazzi e le famiglie toccate dall’autismo – sottolinea Patrizia Poli, presidente dell’Associazione Familiari Charitas Aps -. Dopo aver lottato perché venissero vaccinati gli ospiti della residenza, campagna iniziata un mese fa, oggi vogliamo sottolineare come sia importante estenderla ai caregiver. Crediamo che i familiari di persone non autosufficienti si siano fatti carico di tante difficoltà. La vaccinazione è l’unica possibilità che c’è per tornare lentamente alla normalità”.