“C’è un segno dell’immane patrimonio di usi e costumi bizantini di un tempo che, pur lontano nei secoli, è quanto mai vicino. Ancora oggi, nel basano, è viva la tradizione del consumo della pecora. La sua carne, storicamente conciata, è incredibilmente appetitosa. Ma soprattutto è segno di una cultura che non muore. Con l’appuntamento più atteso concludiamo le manifestazioni estive del nostro comune”.
Paolo Bargiacchi, sindaco di Baiso, motiva così la terza edizione di “A Tavola di Bisanzio”, l’attesissima serata enogastronomica, parte del progetto BuonAppennino della Comunità Montana, in scena domani, domenica 9 settembre, dalle ore 18.00, in Piazza Don Rossetti. Le due precedenti edizioni hanno fatto en plein di pubblico e appassionati gastronomi. Di cosa si tratta? Di un incredibile e appetitoso laboratorio di degustazione della cucina bizantina.
“Nell’Alto Medioevo – ricorda Alessandro Marazzi, vicesindaco e assessore alla cultura – i territori di Baiso erano sotto l’autorità imperiale dell’Esarcato di Ravenna; i bizantini allevavano le pecore e sapevano cucinare la carne ovina con maestria, a differenza dei confinanti longobardi, dediti all’allevamento di bovini e suini. Questo dominio storico ha lasciato segni a distanza di oltre un millennio”.
Ed ecco che questa domenica sarà possibile degustare a Baiso delle vere specialità culinarie, imperdibili per gli amanti della buona cucina, come rosticcini, costine, arrosto e umido, le “barzigole” (o “berzigole”) d’agnello o, meglio ancora, di pecora adulta, per passare al celebre croccante dei pranzi di nozze preparato dalle “rezdore” di Baiso.
La manifestazione, organizzata dal Comune di Baiso in collaborazione con la Comunità Montana e la Provincia, da quest’anno si avvale del fondamentale supporto delle associazioni sportive, ricreative, culturali e di volontariato locale che con grande impegno e successo animano il territorio del Comune di Baiso. Gli assaggi sono preparati dai ristoratori locali e dei comuni limitrofi.
A seguire, alle 20.30 ci sarà l’esibizione del gruppo “Artisti Italiani”.