Come noto, nei giorni scorsi, in Emilia Romagna (e precisamente in una zona della Provincia di Ravenna), sono stati segnalati circa 200 casi di
infezione da Chikungunya, un virus diffuso in alcuni paesi africani ed asiatici che si affacciano sull’oceano Indiano, e giunto anche in Italia.
La zanzara tigre, in particolare, costituisce il vettore con cui il virus, che provoca stati febbrili assimilabili ad una influenza, viene trasmesso
da una persona infetta ad un’altra.
Nonostante a Bologna vengano ogni anno svolti, nell’ambito di uno specifico appalto di servizio, trattamenti larvicidi a partire dal mese di aprile e
che consentono di intercettare l’insetto nelle fasi larvali con trattamenti specifici, l’accertamento di un paio di casi di infezione da Chikungunya in
città impone anche trattamenti adulticidi. In applicazione del protocollo definito dalla regione Emilia Romagna per il contenimento della diffusione
dell’epidemia, infatti, l’Amministrazione comunale ha già dovuto provvedere a dare corso a trattamenti nelle zone circostanti le residenze delle persone risultate infettate dal virus.
Proprio nell’ottica del contenimento dell’infestazione da zanzare tigri, l’autorità sanitaria locale ha richiesto di eseguire uno specifico trattamento adulticida presso i Giardini Margherita, a cui verrà dato corso nelle prime ore di domani, sabato 8 settembre. Per questo motivo il parco non sarà fruibile a partire dalle ore 3 e, in via eccezionale, i cancelli verranno aperti alle ore 8 anziché, come di consueto, alle ore 6.
L’apertura ritardata è funzionale al periodo di decadimento e al dissolvimento della molecola utilizzata (un piretroide a bassa persistenza)
in modo da garantire una fruizione sicura dell’area verde.