Oltre 130 sacchi grandi di rifiuti raccolti nel 2020, durante 174 ore di lavoro, nonostante la pandemia. Sono alcuni dei numeri registrati dal gruppo “volontari fossi puliti Campogalliano”, settimanalmente impegnato nella pulizia dei fossi, anche in territorio extracomunale. Coordinamento via whatsapp, suddivisione in squadre e collaborazione con l’Ufficio tecnico comunale, polizia locale ed Hera, per un supporto logistico e materiale utile alla raccolta.
“Il nostro intervento – racconta un volontario – arriva laddove varie cause impediscono la corretta pulizia dei fossi. Per noi è un dovere e un servizio nei confronti della natura e della comunità, poiché spesso interveniamo a ridosso di sentieri ciclopedonali altrimenti impraticabili”.
Il gruppo, attivo da dieci anni, agisce nelle aree di scolo delle acque piovane, a fianco alle strade, dove gli avvallamenti rischiano di trasformarsi in discariche a cielo aperto: microplastica, bottiglie di vetro, cibo d’asporto ma anche portafogli e borsette svuotate. Questi i maggiori rifiuti abbandonati, spesso talmente sedimentati da non poter essere differenziati.
“Un plauso particolare a questi cittadini – commenta l’assessore all’Ambiente Marcello Messori. Tenere puliti gli spazi pubblici come fossero il giardino di casa propria, con pazienza e costanza, per il benessere di noi tutti, è davvero un gran bell’esempio di cura dei beni comuni”.
Oltre a intervenire in completa autonomia, i volontari collaborano alle iniziative di raccolta organizzate dall’assessoratoall’Ambiente. Sabato 27 febbraio si terrà uno di questi interventi nell’area del viadotto della TAV, finalizzato alla rimozione degli scudi anti-lepre che, avendo concluso la propria funzione, si stanno trasformando in pericolose microplastiche. Appuntamento alle ore 14 presso il parcheggio della Barchetta; per partecipare è necessario chiamare il numero 3334733505. L’iniziativa si svolgerà nel rigoroso rispetto delle norme anti Covid.