Si è spento ieri sera, nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, il segretario generale dello Spi-Cgil Emilia-Romagna Bruno Pizzica. Pizzica era stato ricoverato a fine dicembre dopo aver contratto il Covid-19 e le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate nelle ultime settimane.

Classe 1951, abruzzese di Pratola Peligna, nell’Aquilano; liceo classico a Sulmona, poi laurea in Scienze Politiche a Firenze. A Bologna dal 1975 come funzionario del Ministero del Tesoro, delegato Cgil nel posto di lavoro a partire dal 1978, distaccato dal 1985. In Funzione Pubblica fino al 1989, poi 2 anni da addetto stampa della Camera del Lavoro di Bologna; dal 1992 al 1996 è stato segretario generale della Funzione Pubblica, quindi in segreteria confederale dal 1996 per 8 anni, dove si è occupato di contrattazione territoriale e sociale, welfare, riforme istituzionali, sanità. Dal 2004 allo Spi di Bologna come segretario generale. In segreteria regionale Spi dal 2012, membro del Direttivo nazionale della Cgil dal 2010. Da marzo 2014 è stato segretario generale Spi-Cgil Emilia-Romagna.

Bruno Pizzica è stato uno dei dirigenti più autorevoli e popolari della Cgil dell’Emilia-Romagna e come segretario prima dello Spi bolognese e poi di quello regionale ha operato per la tutela delle persone anziane e fragili confrontandosi con presidenti di Regione, sindaci, amministratori locali, mondo dell’associazionismo, interloquendo spesso con personalità della politica e della cultura bolognesi e nazionali. Lascia nel sindacato un grandissimo vuoto ma anche la consapevolezza che in qualche modo sarà sempre al nostro fianco nelle battaglie a difesa dei più deboli.

Tutto il sindacato Spi-Cgil Emilia-Romagna si stringe attorno alla moglie, la nostra compagna Antonella Raspadori, e alla figlia Sara.

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“Oggi per tutto il sindacato è una giornata di grande dolore, perché con la scomparsa di Bruno Pizzica viene a mancare un simbolo della Cgil di questa regione. Bruno era uno dei volti più conosciuti, un sindacalista di razza che ha ricoperto con autorevolezza e grande spessore culturale e politico ruoli importanti, da ultimo la guida dello Spi regionale, il sindacato dei pensionati. Proprio la tutela delle persone anziane e fragili è stata al centro del suo impegno sindacale, a maggior ragione in quest’ultimo periodo segnato dalla pandemia. E proprio il Covid se l’è portato via dopo un lungo ricovero. Piangiamo oggi un grande sindacalista e ci stringiamo al dolore di sua moglie, la nostra compagna Antonella, e di sua figlia Sara”.

La segreteria della CGIL Emilia-Romagna

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“E’ molto difficile dire addio a Bruno Pizzica. E’ stato un protagonista del sindacalismo bolognese dove ha ricoperto diversi ruoli e in tutti è riuscito a portare le sue capacità e la sua umanità. Alla guida dello Spi dell’Emilia-Romagna stava lavorando intensamente sulla condizione delle persone anziane con la lungimiranza che l’ha sempre caratterizzato. Bologna perde una figura importante anche per l’impegno civile, a nome di tutta la giunta le mie più sentite condoglianze alla famiglia”.

Così il sindaco di Bologna, Virginio Merola appresa la notizia.

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“Ci lascia un dirigente sindacale di grande spessore umano, un protagonista di primissimo piano della scena sociale e politica bolognese e regionale”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, alla notizia della scomparsa di Bruno Pizzica, segretario dello Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna.

“Con lui perdiamo una persona da sempre impegnata nella difesa del lavoro, dei diritti e delle persone più deboli.  Alla sua famiglia e all’intera Cgil, le più sincere condoglianze a nome mio e della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna”.

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(foto di Bruno Pizzica – a destra – con il segretario nazionale Spi-Cgil Ivan Pedretti)