Circa sessanta percettori del reddito di cittadinanza saranno coinvolti nelle operazioni di vaccinazione delle persone con oltre 85 anni, iniziate oggi nel punto prelievi di Carpi, per dare una mano: in particolare, collaboreranno con il personale dell’Ausl per organizzare i flussi dei pazienti, facendo mantenere le distanze, rilevando la temperatura corporea e aiutando a sbrigare semplici pratiche.
L’iniziativa scaturisce dalla proposta che i Servizi sociali hanno fatto all’Azienda Usl: predisporre un progetto per coinvolgere nella vaccinazione i beneficiari di questa misura, i quali – come prevede la normativa – devono svolgere alcune ore di attività nell’ambito di “progetti utili per la collettività” (i cosiddetti P.U.C.) nel Comune di residenza.
Al centro prelievi si alternerà quindi una sessantina di carpigiani, dal lunedì al sabato secondo la turnazione stabilità con l’Ausl.
«È stato un lavoro di organizzazione molto impegnativo – commenta Tamara Calzolari, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Carpi – per il quale ringrazio gli operatori dei Servizi sociali e dell’Azienda sanitaria, ma che ci consentirà di colpire un doppio obiettivo: coinvolgere i percettori del reddito di cittadinanza fornendo loro una occasione per svolgere una utile attività a beneficio della comunità».
A breve partirà un altro progetto, per impiegare i percettori del reddito di cittadinanza per mantenere il distanziamento degli studenti all’uscita delle secondarie di secondo grado. In carico ai Servizi dell’Unione risultano 414 beneficiari: quelli tenuti a svolgere attività sono 313.