La Pigotta in Ospedale per piccoli ricoverati è una tradizione UNICEF ormai pluriennale. “Anche quest’anno, nonostante questa pandemia che non dà tregua, UNICEF ha voluto comunque far arrivare loro il dono della caratteristica bambola – ha ricordato il prof. Lorenzo Iughetti, Direttore della S.C. di Pediatria dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena – e questo non ostante a causa della pandemia non sia stata possibile la tradizionale consegna in occasione del 20 novembre, anniversario della firma della Convenzione dei diritti dei bambini e delle bambine”. Questo dono vuole ricordare quanto sono importanti i diritti al gioco dei bambini, anche in situazioni difficili, come quella che stiamo vivendo.
“Abbiamo affidato le Pigotte alle Maestre della Scuola Ospedaliera che seguono i bambini della Pediatria, dell’Oncoematologia Pediatrica e della Chirurgia Pediatrica, per la distribuzione secondo i protocolli di sicurezza COVID19”. Ha spiegato Anna Mucciarini di UNICEF.
Le 40 Pigotte, sono le classiche bambole di pezza confezionate da volontarie, che dal 1988 sono diventate un simbolo per le campagne di raccolta fondi promosse dall’UNICEF.
Ringraziamo Coop Alleanza 3.0 nella persona della Presidente della Zona Soci, Franca Bassoli e l’Associazione C.I.D., Curare il Dolore Onlus, nella persona della Presidente Giovanna Vignoli, che sono costantemente vicine a UNICEF in questa manifestazione.
Adottando una Pigotta si ha modo di finanziare la vaccinazione di bambini meno fortunati, contro alcune delle più diffuse malattie che causano l’alta mortalità infantile in tante zone del mondo: poliomielite, difterite, pertosse, morbillo, tetano e tubercolosi. Regalando la bambola UNICEF ai bimbi malati si vuole donare loro un sorriso e associarlo al sorriso di bambini di altri Paesi che saranno preservati da gravi malattie infettive.
In particolare, in quest’anno di pandemia con il ricavato delle Pigotte si provvederà inoltre ad aiutare l’istruzione di tanti bambini svantaggiati non solo nel mondo, ma anche sul nostro territorio italiano.