E’ stato sottoscritto mercoledì 11 novembre scorso il “Protocollo ai fini di prima attuazione dell’art. 24 Decreto Legge 137/2020” dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, nella persona del procuratore dr. Marco Mescolini, dall’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia, nella persona del presidente avv. Celestina Tinelli, dalla Camera Penale di Reggio Emilia, nella persona del presidente avv. Angelo Russo.

In seguito a quanto disposto dall’art. 24 del decreto legge 137/2020, grazie al provvedimento di avvio del Portale Deposito degli atti Penali (PDP) emesso dal Procuratore dr. Mescolini, previa sperimentazione con la collaborazione dei consiglieri dell’Ordine degli Avvocati e della Camera Penale, il protocollo siglato l’11 novembre prevede le modalità operative per il deposito obbligatorio tramite il portale telematico di tutti gli atti previsti dall’avviso ex 415 bis di conclusione delle indagini preliminari (documenti, memorie, istanze ecc.).

Tribunale, Procura e  Avvocatura di Reggio Emilia sono antesignani nel trovare, in tavoli di lavoro comuni, le migliori soluzioni possibili (stante la costante grave carenza di personale amministrativo e tecnico informatico e la necessità di ovviare a inevitabili messe a punto del sistema informatico da parte del Ministero della Giustizia) per evitare code e assembramenti negli uffici giudiziari reggiani (anche tramite il servizio attivato dall’Ordine in accordo con la Procura e il Tribunale di prenotazioni degli accessi, cosiddetto Prenotalex), al fine di contenere i rischi di contagio per tutti gli utenti del Palazzo di Giustizia reggiano, da oggi anche protagonisti dell’inizio del processo penale telematico.

Si tratta di una svolta epocale nel mondo della Giustizia Penale, in quanto a Reggio Emilia si sancisce l’inizio del Processo Penale Telematico in piena collaborazione con l’Avvocatura, grazie alla sottoscrizione del primo e per ora unico protocollo a livello nazionale che semplificherà le attività degli avvocati (il primo atto è stato depositato dall’avv. Matteo Marchesini).

Così come resta un importante documento di riferimento il protocollo, siglato fra le medesime parti il 9 giugno scorso, relativo al deposito degli atti via posta certificata (pec), tuttora in vigore per quanto riguarda gli atti diversi da quelli sopra indicati. Primo protocollo, anche questo, a livello nazionale a prevedere in Procura il deposito via pec e tanto precursore da essere già allineato a quanto previsto oggi dal decreto legge citato per quanto riguarda i depositi via pec, così come i provvedimenti e protocolli siglati in tale senso nella primavera scorsa da Tribunale e Avvocatura.

E’ in corso, inoltre, la digitalizzazione di tutti i fascicoli nativi cartacei della Procura, che si prevede terminerà entro sei mesi, grazie al supporto dei volontari Auser e di Fondazione Giustizia di Reggio Emilia e all’unico dipendente inviato dal Ministero, i quali stanno provvedendo all’inserimento nei registri informatici (cosiddetti TIAP – Trattamento informatico atti processuali) dei fascicoli integrali. Questo permetterà all’avvocatura di visionare e acquisire più facilmente copia telematica dei fascicoli nelle salette già attrezzate di computer a disposizione degli avvocati.

Il Portale deposito atti penali (PDP), costituirà in un futuro molto prossimo, un punto unico di accesso non solo per il deposito degli atti, ma anche per la loro consultazione, colmando così il divario attualmente esistente rispetto al processo civile telematico.