Sviluppare rapporti di collaborazione tra università e centri di ricerca in materia di big data e intelligenza artificiale, ma anche rafforzare l’export emiliano- romagnolo sul mercato giapponese nei settori della moda, della ceramica, della meccanica e dell’agroalimentare.
Questi i temi al centro dell’incontro di questa mattina nella sede della Regione tra il presidente Stefano Bonaccini e l’ambasciatore del Giappone in Italia, Hiroshi Oe, alla presenza dell’assessora regionale all’Università e ricerca, Paola Salomoni. Un’occasione per riallacciare i rapporti avviati nel corso della missione istituzionale nel Paese asiatico portata a termine l’anno scorso da una delegazione regionale e interrotti a causa della pandemia.
“Il Giappone è una delle economie più avanzate del pianeta- ha sottolineato Bonaccini- e noi vogliamo rafforzare le relazioni sul versante istituzionale e tra le nostre Università e i centri di ricerca giapponesi a partire dai big data e dallo sviluppo delle applicazioni nel campo dell’intelligenza artificiale. Al Tecnopolo di Bologna stiamo realizzando uno dei più importanti centri di calcolo a livello mondiale con l’arrivo del Centro meteo europeo e del supercalcolatore Leonardo e siamo interessati alla partecipazione di partner giapponesi alla nostra Data Valley”.
“È anche nostra intenzione- ha proseguito il presidente- programmare una visita in Giappone per stringere accordi di collaborazione sul versante istituzionale con le prefetture di Ibaraki e Kyoto dopo i contatti già avviati nel corso della missione svolta l’anno scorso, non appena vi saranno le condizioni per poterlo fare”.
L’ambasciatore ha sottolineato l’apprezzamento da parte dei giapponesi del Made in Italy, a partire dai prodotti agroalimentari, così come ha sottolineato più in generale l’importanza del comparto digitale, e si è reso disponibile per definire insieme un’agenda di lavoro in vista del consolidamento dei rapporti con la Regione Emilia-Romagna e con il sistema di imprese regionale.