Il Report 2006 dell’Osservatorio provinciale sugli appalti pubblici, promosso da Provincia e Comune di Modena, Prefettura, Inps, Inail, Casse edili, AUSL, Sindacati e Associazioni imprenditoriali, ha analizzato i 735 lavori eseguiti nel corso dell’anno scorso, al fine di poter meglio conoscere l’andamento del settore edile a livello locale.

Rispetto al 2005 il numero degli appalti assegnati è leggermente diminuito, passando da 794 appunto a 735, mentre gli importi totali degli appalti stessi sono passati da 245 a 185 milioni di euro. In particolare si registrano riduzioni alle voci ‘progettazione di linee ferroviarie’ e ‘risanamento e progettazione di isole ecologiche’, ambiti nei quali gli investimenti degli anni passati non sono stati protratti a seguito della realizzazione definitiva dei progetti stessi.

“Grazie al monitoraggio costante sul settore delle costruzioni – sottolinea Egidio Pagani, assessore alla Viabilità e lavori pubblici della Provincia di Modena – l’Osservatorio consente agli enti locali di garantire una maggiore efficacia e certezza nella realizzazione degli appalti, evitando i problemi che a volte riscontriamo per i lavori assegnati da altri enti. Inoltre questo strumento contribuisce a migliorare l’attività di controllo in particolare sulla sicurezza nei cantieri”.

Va comunque notato come il Comune di Modena nel 2006 ha registrato un incremento nel numero delle aggiudicazioni e negli importi: 26 aggiudicazioni in più e 4 milioni di euro di maggiori investimenti rispetto al 2005, in particolare con un incremento degli appalti nella viabilità e sicurezza stradale per 7 milioni di euro.

I 735 appalti per lavori edili realizzati nel corso del 2006 sono composti per la metà da lavori di importo medio-basso e risultano assegnati in 3 casi su 4 ad imprese locali; l’altra metà degli appalti, quelli che prevedono importi alti, sono stati assegnati in pari numero ad aziende modenesi e ad aziende provenienti da fuori provincia. Questi dati evidenziano come le imprese modenesi sono più preparate ad affrontare appalti di minore impegno e quindi di minore importo, mentre per appalti di maggior rilievo economico più facilmente intervengono aziende che non hanno sede nella nostra provincia.
Questo dato può essere collegato ad un’altro aspetto rilevante che emerge dal Report cura-to da ProMo: secondo i dati Inps e Camera di Commercio il numero delle aziende edili con dipendenti è fermo a quello del 2006, risultano infatti pari a 3.176, mentre si registra un incremento delle ditte artigiane con dipendenti, di lavoratori edili singoli con partita Iva e di industrie edili senza dipendenti, per un totale di 11.356 imprese nel 2006 contro le 10.896 dell’anno precedente. Pare quindi che le aziende modenesi non vadano verso una crescita delle imprese strutturate, ma al contrario risulta in aumento il numero delle nuove ditte composte da un solo lavoratore. Si tratta di una notevole parcellizzazione che preoccupa in merito al tema della sicurezza sul lavoro.

Proprio in merito ai controlli sulla regolarità dei cantieri va rilevato come l’attività congiunta di Direzione provinciale del lavoro, Inps, Inail, Asl e Vigili urbani ha portato alla scoperta di forme di lavoro irregolare anche in 11 appalti pubblici. Questo dato prova che tutti i soggetti pubblici e privati hanno necessità di stringere sempre più la collaborazione già in atto e in merito il prossimo 3 luglio è previsto il rinnovo del protocollo d’intesa tra questi soggetti.

Nel settore edile, a fronte di un minor numero di occupati, secondo i dati delle Casse edili, vi è stato un calo di 381.043 ore lavorate da parte degli operai, in linea con il minor numero di appalti eseguiti, con una diminuzione di 6.690 ore d’infortunio e 46.814 ore di malattia liquidate dalle Casse stesse. Desta però preoccupazione il fatto che si sia passati dai due decessi del 2005 ai tre del 2006, specie per il fatto che si tratta di lavoratori autonomi o parenti degli stessi.

L’attività dell’Osservatorio ha come obiettivo quello di promuovere comportamenti rivolti al controllo del lavoro irregolare, della sicurezza nell’esecuzione dei lavori e della concorrenza leale tra le aziende, nel rispetto della legislazione nazionale ed europea oltre che di promuovere giornate formative e di aggiornamento aperte a tutte le stazioni appaltanti, principalmente agli enti locali e associazioni. Nel 2006, infatti, sono state organizzate 15 giornate formative che hanno visto la partecipazione di oltre 856 tra tecnici e addetti ai lavori del settore.