ROMA (ITALPRESS) – “Serve un nuovo grade patto per l’Italia. La nuova produttività che serve all’Italia dopo 25 anni di stasi, deve considerare contestualmente le politiche di innovazione, la formazione e l’advance knowledge, la regolazione per promuovere l’efficienza dei mercati, le infrastrutture abilitanti e interventi strutturali per la coesione sociale”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, aprendo l’assemblea di Confindustria. “E’ su questo concetto ampio di produttività che si devono concentrare le azione e le politiche dei prossimi anni, con l’obiettivo di massimizzare il ruolo di motore di sviluppo del sistema delle imprese e del lavoro – ha aggiunto – e dare una nuova centralità alla manifattura”. Per Bonomi, inoltre, “servono scelte per l’Italia del futuro. Scelte anche controvento. Serve il coraggio del futuro”. Poi, rivolgendosi al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha aggiunto: “presidente lei ha detto: ‘se sbaglio sull’utilizzo del Recovery Fund mandatemi a casà. No, se si fallisce nella definizione delle misure da presentare all’Europa, non va a casa solo lei. Andiamo a casa tutti. Perchè il danno per il Paese sarebbe immenso. Non ce lo possiamo permettere. E’ tempo di azione comune, oppure non sarà un’azione efficace”. Ecco perchè “chiediamo al governo di scrivere insieme il patto per il Paese: con noi e con tutte le parti sociali. Un grande e comune patto per l’Italia. E il primo ad aver richiamato più volte, negli ultimi mesi, all’urgenza di fissare chiare priorità è stato il capo dello Stato. Al Patto per l’Italia è richiesta una visione alta e lungimirante – ha aggiunto – la ‘ripresinà italiana 2015-2017 è stata trainata dalle imprese industriali e manifatturiere, e dal loro export. Da troppi anni in Italia manca una visione capace di unire ciò che il nostro paese sa fare con l’impatto della modernità”.
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