A margine dell’incontro di giovedì scorso riguardante la seconda commissione consigliare “territorio e ambiente” è durissima la relazione tecnica della commissione ispettiva sulle condizioni che versa il ponte Veggia. Altrettanto duri sono i commenti che il consigliere Macchioni vuole riservare alla precedente amministrazione.
“Che la sicurezza dei cittadini non fosse un cavallo di battaglia da parte di chi allora amministrava la città è ormai risaputo – afferma Macchioni – ma dopo quanto abbiamo appreso dai tecnici che hanno redatto la relazione sulle condizioni del ponte, pensiamo si aprano nuovi interrogativi gravissimi sulla gestione del ponte da parte della vecchia amministrazione di Pistoni.
In primo luogo, si deve partire da una verità banale: se il ponte è ridotto in queste condizioni vuol dire che non si è mai fatto nessun tipo di manutenzione.
Nell’ultima relazione si legge che la soletta del ponte ha valori del tutto inaccettabili per il transito dei mezzi pesanti, ma non solo, anche il guard rail ed il marciapiede a monte del fiume sono da ritenersi pericolosi e non più fruibili.
Condizioni e valori del tutto sottovalutati precedentemente, tali per cui è necessario ad oggi un provvedimento di messa in sicurezza “improcrastinabile”.
Per entrare nel merito della vicenda e della sua gravità – prosegue Macchioni – dobbiamo risalire alla precedente amministrazione.
Le evidenti condizioni precarie e carenza delle misure di sicurezza in cui versava il ponte già in quel periodo, avevano portato a sottoporre all’attenzione dell’amministrazione il problema da parte di numerosi cittadini, in quanto preoccupati da quello che era visibile agli occhi di tutti.
Nonostante quindi l’amministrazione fosse perfettamente consapevole dello stato di assoluto degrado del ponte, a partire dalle parti orizzontali dell’infrastruttura, ma anche alle crepe lungo i piloni che sorreggono il ponte stesso, non ha ritenuto di provvedere, come invece avrebbe dovuto, al loro immediato ripristino, e per di più non ha adottato alcuna misura precauzionale a tutela dell’utenza.
La procedura di controllo della sicurezza strutturale è stata in passato inadatta al fine di prevenire i crolli, e del tutto insufficiente per la stima di sicurezza nei confronti del transito dei mezzi.
A maggio del 2017 ad una interrogazione in consiglio comunale nel merito, la giunta liquida in modo minimalista la gravità della situazione, confermando la tesi dei tecnici comunali di riferimento che attraverso semplici ed insufficienti ispezioni visive, si sentivano di rassicurare la cittadinanza sull’assenza di problemi di natura statica e strutturale del ponte.
Da qui la domanda: come si è potuto affidare la sicurezza di migliaia di persone che quotidianamente transitano su questo asse viario, a considerazioni di valore generale che erano scaturite da elementari valutazioni di tecnici senza specifica competenza?
Quando invece si sarebbe dovuto coinvolgere altri enti competenti ed attrezzati per la verifica e stesura di una relazione tecnica atta ad assicurare manutenzione, staticità e sicurezza del ponte stesso. La verità è anche molto più grave: non si è mai avuta la volontà di sistemare il ponte.
Con il solito balletto, la giunta Pistoni ha fatto credere ai cittadini di avere messo a bilancio 300 mila euro; soldi in teoria stanziati per la ristrutturazione dell’opera. Ad oggi la verità è risultata ben diversa: a bilancio non si era messo liquidità, ma bensì immobili comunali in alienazione. Con i “pagherò” noi tutti sappiamo che non si sistemano le opere pubbliche.
Siamo di nuovo al tragicomico se pensiamo che il partito democratico, oggi all’opposizione, tramite canali istituzionali vuole risposte e sollecita con forza la messa in sicurezza del ponte da parte della nuova amministrazione.
La risposta che mi sento di dare al gruppo consigliare del PD è semplice quanto banale: se a tempo debito si fosse fatto un piano di manutenzione costante, invece di giocare alla “roulette russa” sulla testa dei cittadini, ad oggi avremmo un ponte in buone condizioni ed accessibile ad ogni tipo di mezzo.
Ancora una volta – conclude Macchioni – dobbiamo quindi ringraziare l’amministrazione precedente se siamo di fronte a questi livelli di gravità e disagio per tutti noi; sommato al fatto dell’enorme importo che il comune dovrà sostenere per il ripristino di un ponte ridotto in queste condizioni”.