Il sodalizio scientifico e culturale tra l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università di Angers (Francia), che ha già trovato esplicazione in un accordo di dottorato a doppio titolo all’interno di una collaborazione tra il Dottorato in Medicina Clinica e Sperimentale (CEM) – curriculum in “Nanomedicina, Scienze Medicinali e Farmaceutiche” e il corso di dottorato francese in “Biologia e Salute”, si consolida e trova ulteriori strade per rafforzare questa intesa che proietta l’ateneo emiliano in una nuova dimensione, più internazionale ma anche scientificamente di frontiera.
E’ di questi giorni la comunicazione che Unimore ha ricevuto un finanziamento messo a disposizione nell’ambito del Bando VINCI 2020, un bando organizzato da Università Italo Francese/Université Franco Italienne (UIF/UFI), una istituzione creata sulla base di un Accordo intergovernativo che ha come obiettivo quello di favorire l’integrazione tra i sistemi d’insegnamento universitario dell’Italia e della Francia, contribuendo al processo di armonizzazione della formazione universitaria in Europa.
In particolare, il Consiglio esecutivo dell’Università Italo Francese ha deliberato di assegnare un finanziamento di 71.082,92 euro al progetto n. C3-1419 riguardante una tesi di dottorato in cotutela tra Università di Modena e Reggio Emilia e Université d’Angers basato su un progetto dal titolo: “Approcci nanotecnologici innovativi per il targeting del Glioblastoma”, diretto dal Prof. Giovanni Tosi.
Il finanziamento sarà dedicato a sostenere una borsa di dottorato: si tratta di una delle tre borse di studio finanziate dall’Università Italo Francese per l’Italia e che rientrerà nella Scuola di Dottorato in Medicina Clinica e Sperimentale (CEM) – curriculum in “Nanomedicina, Scienze Medicinali e Farmaceutiche”. È la seconda volta nel corso di vari anni che Unimore si aggiudica un finanziamento nell’ambito del Bando VINCI.
“Il Dottorato di Ricerca – spiega il Professor Giuseppe Biagini di Unimore – rappresenta il terzo livello formativo nella progressione accademica e si colloca in una posizione strategica per favorire l’acquisizione di competenze nell’ambito di collaborazioni internazionali ed interdisciplinari. Il premio assegnato al nostro corso di dottorato avrà un effetto di stimolo per la crescita nell’internazionalizzazione di Unimore e per la formazione di ricercatori altamente specializzati ed in grado di utilizzare tutti gli strumenti tecnologicamente più avanzati del nostro campo di studio. In particolare, sarà un’esperienza estremamente utile per dare speranza a chi soffre di queste varietà particolarmente maligna di tumore cerebrale, come il glioblastoma”.
Il progetto di dottorato, inserito nell’ambito del Dottorato Clinical and Experimental Medicine (CEM) – Medicina Clinica e Sperimentale, diretto dal Prof. Giuseppe Biagini, e svolto in collaborazione con il Prof. Frank Boury, direttore della Scuola di Dottorato ad Angers, già Visiting Professor presso Unimore e direttore del Dottorato Europeo in Nanomedicina “NanoFAR” dell’Università di Angers, si propone lo sviluppo di protocolli sperimentali per la valutazione del destino di sistemi polimerici nanometrici per la somministrazione di farmaci antitumorali nelle malattie oncologiche del sistema nervoso centrale, come il glioblastoma.
Il glioblastoma è il tumore più comune e più maligno tra le neoplasie del cervello, approssimativamente il 12-15% di tutte le neoplasie intracraniche, e – purtroppo – ha la più infausta prognosi non essendo presenti cure definitive ed efficaci. Il progetto prevede una stretta collaborazione tra i gruppi proponenti, che hanno una comprovata esperienza in questo campo, anche attraverso la formazione di un dottore di ricerca in grado di progettare, produrre e testare due diversi tipi di approcci e successivamente in grado di valutarne l’efficienza ed i benefici: uno più localizzato e diretto ed uno basato su una somministrazione sistemica di sistemi in grado di veicolare farmaci anti-glioblastoma specificatamente alle cellule tumorali bersaglio.
L’innovazione della presente proposta è quella di progettare nuovi biomateriali e nanoformulazioni farmaceutiche iniettabili e non allo scopo di avere due innovative chance terapeutiche contro il glioblastoma. I biomateriali iniettabili saranno nanocompositi, tutti biodegradabili, biocompatibili e approvati dalla FDA, in grado di raggiungere il Sistema Nervoso Centrale e di colpire selettivamente le cellule tumorali di glioblastoma. Con questi approcci, ci si auspica di poter realizzare nuove strategie per il trattamento del glioblastoma, dando nuove possibilità di terapia a uno dei tumori più aggressivi.
“Sono molto soddisfatto di questo finanziamento – commenta il Professor Giovanni Tosi di Unimore – che rafforza una collaborazione internazionale non solo su piano scientifico ma anche formativo e che permetterà al futuro dottorando o dottoranda di interfacciarsi con realtà differenti ma complementari, di crescere ed imparare e di dedicarsi allo sviluppo di un progetto di frontiera che conferma l’attenzione di enti finanziatori e internazionali agli approcci innovativi legati nanomedicina applicata al trattamento di patologie di terribile impatto come il glioblastoma”.