“Caffè”, “amica”, “giochino”, “un fratello grosso”, “chiave piccola”, “due cariche batterie”, “casello grande”, “motore”, erano tutti termini convenzionali per concordare le consegne di droga tra incalliti venditori ed assuefatti consumatori.
Nelle prime ore del mattino (in attuazione dell’ordinanza del GIP del Tribunale di Modena Dott. Andrea Scarpa, su attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena, Dott. Marco Imperato e Dott.Giuseppe Amara), i Carabinieri del Comando Provinciale di Modena, coadiuvati nella fase esecutiva dai Carabinieri di Piacenza, Verbania, Parma e Fidenza nonché dai Carabinieri del 5^ Reggimento “Emilia Romagna” e del 13^ Nucleo Elicotteri di Forlì e dal Nucleo Cinofili della Guardia di Finanza di Modena, hanno quindi eseguito 5 custodie cautelari in carcere, 1 arresti domiciliari e 5 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti delle persone resesi responsabili, anche in concorso tra loro, dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Complessivamente l’indagine permetteva di identificare 87 acquirenti e documentare numerosi episodi di spaccio, di cui oltre 100 contestati nell’odierno provvedimento.
L’epicentro di tale lucroso traffico era divenuta la cittadina di Castelfranco Emilia.
L’indagine, condotta dalla Tenenza Carabinieri di Castelfranco Emilia con il supporto tecnico dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Modena, iniziata nel mese di marzo 2017 e protrattasi fino al mese di giugno 2018, ha permesso, grazie alle attività tecniche ed alle diverse testimonianze raccolte, di documentare i numerosi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana da parte di un gruppo di soggetti (di nazionalità marocchina, tunisina ed albanese) che operava sulla pubblica via, anche nei pressi di parchi cittadini ed esercizi pubblici, soprattutto nel territorio del comune di Castelfranco Emilia, nonché in numerosi altri territori della provincia modenese e di quelle limitrofe, con una vendita al dettaglio previo contatto telefonico e successivo appuntamento. Durante le investigazioni venivano raccolte le prove anche per contestare ad uno degli indagati le sue responsabilità in ordine alla perpetrazione di tre furti in appartamento che avevano fruttato un bottino complessivo di 8.000 euro in oro.
L’indagine aveva già consentito di arrestare 14 persone in flagranza di reato, deferire in stato di libertà all’autorità giudiziaria ulteriori 4 soggetti, segnalare al Prefetto 11 assuntori e sequestrare complessivamente 230 grammi circa di cocaina, 1,8 chilogrammi circa di hashish e 1,7 chilogrammi circa di marijuana.
Sono in corso le ricerche di ulteriori destinatari della misura cautelare.