Dall’1 settembre la Fondazione Cresciamo, soggetto a completa partecipazione pubblica creato dal Comune di Modena che intende investirci per farne uno dei principali assi di Modena Zerosei, gestirà i nidi Cipì e Piazza.
Il trasferimento di due nidi d’infanzia dalla gestione diretta comunale a Cresciamo, che gestisce anche dieci scuole d’infanzia, è tra le azioni previste dalle linee guida approvate dalla Giunta e da un atto di indirizzo del Consiglio comunale per la nascita di “Modena Zerosei Cresciamo Insieme”. Con il nuovo sistema integrato che raccoglie tutti i soggetti attivi in ambito educativo l’amministrazione comunale vuole rilanciare l’attività educativa a partire da esperienze e competenze acquisite, guardando al futuro in un’ottica di qualità, sostenibilità e innovazione.
Sono stati il numero di insegnanti a tempo determinato presenti in ciascuna struttura, con un’attenzione particolare a salvaguardare la continuità didattica e la prossimità tra servizi rivolti all’infanzia, in funzione della sperimentazione di Poli 0-6, i criteri principali che hanno guidato all’individuazione dei due nidi Cipì di via Padovani e Piazza di via Ulivi.
Una scelta che dopo l’incontro di lunedì 22 giugno con le rappresentanze sindacali, è stata condivisa nella giornata odierna anche con gli educatori dei servizi e le famiglie dei bambini che già frequentano le strutture. Gli educatori, in particolare, avranno la possibilità di restare in servizio, da dipendenti comunali, presso le strutture passate alla Fondazione: questo per consentire di concludere il percorso avviato con i bambini già frequentanti, contribuendo quindi a garantire la continuità educativa anche nella fase di passaggio.
Il nido Piazza, adiacente alla scuola d’infanzia Villaggio Artigiano, ha quattro sezioni, di cui una di piccoli, due di medi e una di grandi; mentre il Cipì, struttura limitrofa alla scuola d’infanzia Marconi, conta tre sezioni (piccoli, medi e grandi).
“Se da una parte l’operazione contribuisce allo sviluppo di Cresciamo per farne uno dei perni di Modena Zerosei, accanto al Centro educativo Memo e al Coordinamento pedagogico integrato che dovrà nascere – spiega l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi – dall’altra, apre le porte all’importante possibilità di ulteriori assunzioni di personale educativo qualificato, al di là dei vincoli economici imposti agli enti pubblici”.
La Fondazione Cresciamo infatti ha già previsto l’assunzione di 18 educatori a tempo indeterminato, un’opportunità che potrà essere colta anche dai sette educatori attualmente a tempo determinato nei due nidi che passano in Fondazione.
“La nostra priorità – continua Baracchi – è creare le condizioni migliori affinché si possa garantire la continuità educativa e, al tempo stesso contribuire a dare vita a un soggetto che possa fare innovazione, prestando attenzione alle nuove esigenze delle famiglie, con una offerta educativa di alta qualità”.
Oltre alla continuità didattica attraverso i Poli 0-6, la Fondazione praticherà altri servizi integrativi e attività per la crescita inclusiva, come sezioni aperte e modelli ecologici di rapporto con ambiente e natura, secondo il modello dell’outdoor per altro già sperimentato nelle scuole d’infanzia e iniziative per l’inclusione di disabili e bambini in difficoltà.
“Intanto – conclude l’assessora – è partito anche il percorso con tutti i soggetti che si occupano di educazione chiamati a far parte di Modena Zerosei. Con molti, così come abbiamo fatto con il nostro personale, abbiamo collaborato attivamente in queste settimane per realizzare un’offerta ampia e plurale di proposte estive di qualità, rivolte alla fascia 0/6 anni in grado di accompagnare le famiglie nella fase della ripartenza. E siamo già al lavoro in vista della ripartenza di settembre in un’ottica di responsabilità e sussidiarietà reciproca”.