Diffondere i valori e gli obiettivi dell’Unione europea; sensibilizzare i cittadini emiliano-romagnoli e promuoverne la partecipazione civica e democratica a livello comunitario; rafforzare la conoscenza delle radici storiche e di pensiero del progetto europeo e le tappe del processo di integrazione. Ma anche sostenere gli enti del territorio nella partecipazione alle politiche comunitarie e nella possibilità di intercettare le risorse disponibili, soprattutto relative alla nuova programmazione dei Fondi comunitari e all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Per raggiungere questi obiettivi, definiti dalla Regione Emilia-Romagna nel Programma triennale per la promozione della cittadinanza europea 2019-2021, tra diversi progetti sono disponibili quasi 1,5 milioni di euro rivolti a beneficiari diversi, per il 2020 280.000 euro per comuni e società civile. E proprio per quest’anno ha ottenuto il via libera della Giunta il bando rivolto ad Enti locali, Associazioni e Fondazioni senza scopo di lucro (con almeno una sede operativa in Emilia-Romagna), che possono candidare le proprie proposte e ottenere un contributo da parte della Regione fino a 20mila euro a progetto. È possibile fare domanda da domani, 24 giugno, fino al 24 luglio.
“Con questo bando ci siamo posti l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la vocazione europea dell’Emilia-Romagna, per contribuire a ricostruire una nuova Unione, che dopo l’emergenza Covid 19 non rinunci all’ambizione di orientare i nuovi importanti investimenti verso il futuro, la dimensione sociale e la transizione ecologica e digitale – afferma la vicepresidente con delegaai rapporti con l’Ue, Elly Schlein-. Per raggiungere questo importante traguardo è importante coinvolgere le cittadine e i cittadini, l’associazionismo e i territori. Occorre che tutti assieme riflettiamo sulla storia e sul processo di integrazione europea per costruire l’Europa di domani. Un’Europa pronta e capace non solo di affrontare la ripresa dall’emergenza in maniera innovativa e inclusiva, ma anche di ridurre le diseguaglianze e intraprendere il cammino della transizione ecologica, ovvero una conversione ad un modello di società che utilizzi in modo sostenibile e consapevole le risorse a disposizione, pensando alle prossime generazioni”.
Infatti anche l’Agenza 2030 per lo Sviluppo Sostenibile – programma d’azione sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu – ha tra i suoi principali obiettivi la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico.
Il bando regionale
Il bando 2020, (pubblicato a questo link), finanzia due tipi di interventi: iniziative per la diffusione della conoscenza del progetto di Unione, del processo di integrazione europea e dei diritti e doveri derivanti dalla cittadinanza europea; iniziative di institutional building per la promozione della conoscenza dei processi di formulazione e attuazione delle politiche dell’Unione e il rafforzamento della partecipazione degli enti locali alla progettazione europea ed alle sue opportunità.
Il contributo regionale massimo erogabile è del 70% per Comuni e Unioni di Comuni, Città Metropolitana, Università, Associazioni, Fondazioni e altri soggetti senza scopo di lucro, anche a livello europeo e internazionale. Per i Comuni montani, Comuni inclusi nella Strategia nazionale aree interne, Comuni derivanti da fusione o Unioni di comuni che includano almeno un Comune con le precedenti caratteristiche, il contributo sale all’80%.
L’importo minimo del contributo regionale è di 5mila euro, che può arrivare a un massimo di 20mila.
Come presentare domanda
Le domande di contributo dovranno essere presentate via web sulla piattaforma informatica Sfinge 2020 da mercoledì 24 giugno alle ore 10, fino a venerdì 24 luglio 2020 alle ore 17.
I progetti presentati dovranno essere realizzati nell’arco del 2020 e concludersi in data successiva al 30 settembre 2020. Saranno comunque ritenute ammissibili le spese sostenute nell’anno solare 2020.