“Un raid notturno alla vigilia di Pasqua durante il quale sono stati commessi atti vandalici ai danni di numerose attività commerciali; lo scorso fine settimana una serie di furti nel centralissimo Corso Canalchiaro, vittime, ancora una volta, diversi negozianti. Episodi avvenuti in zone centrali, che si sono protratti per diverse ore, senza che nessuno si accorgesse di nulla. Situazioni che inequivocabilmente mettono a nudo una forte criticità rispetto al controllo del territorio ed alla sua sicurezza”.

È andata dritta al problema, Tamara Bertoni, direttore generale di Confersercenti nell’esprimere la posizione dell’associazione sulla sicurezza in provincia di Modena durante l’incontro con il questore Elio Graziano tenutosi lunedì scorso. Un confronto pacato, durato due ore, in una sala gremita da quasi un centinaio di operatori. Apprezzamenti espressi per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine verso le quali la fiducia resta molto alta, ma anche crescente preoccupazione da parte degli imprenditori del commercio – ben sette su dieci si sentono meno sicuri rispetto al passato – e tanta voglia di comprendere come si sta cercando di far fronte ad una criminalità sempre più invasiva e di ricevere rassicurazioni. Il tema, su cui Confesercenti da tempo è impegnata, è senza dubbio caldo.

Tre i punti attorno ai quali si è sviluppato l’incontro.

La necessità di adeguare mezzi, uomini e risorse rispetto ad una realtà che è cambiata, diventando più ostile e complessa per le imprese ed i cittadini.
Il miglioramento dell’attività di coordinamento tra le forze dell’ordine per ottimizzare le indagini e l’impiego delle risorse a disposizione.
L’inquietudine per il verificarsi di episodi – la bomba fatta esplodere davanti all’agenzia delle entrate di Sassuolo, la presenza sul nostro territorio del clan dei Casalesi, il proiettile inviato al sindaco di Vignola, arresti per estorsione e per truffe – che indicano che la provincia, pur confermando di possedere ottimi anticorpi grazie ad un solido tessuto sociale, non è indenne da infiltrazioni della criminalità organizzata.

Voglia di capire, ma anche la consapevolezza che il tema della sicurezza riguarda principalmente le forze dell’ordine, ma non solo. Il contesto è radicalmente cambiato, e, come sottolineato anche dal questore, è necessario intervenire a più livelli, in modo integrato, per incidere sul tessuto sociale e renderlo impermeabile alla criminalità. Azioni di recupero di zone degradate, come quella prevista in Via Attiraglio, sostegno dell’integrazione, vanno nella giusta direzione.
“Serve – ha sottolineato il questore – un atteggiamento rigoroso, tolleranza zero contro i criminali perché devono sapere che Modena è una città dove prevenzione e repressione si fanno e sono efficaci”.

Elio Graziano ha confermato che si è registrato un aumento dei furti e che almeno la metà di questi hanno avuto come vittime, oltre un migliaio, i commercianti, ma ha aggiunto che c’è in atto una risposta più efficace da parte delle forze dell’ordine, come dimostrano i numerosi arresti degli ultimi giorni.
Tra gli esempi positivi è stata ricordata la recente riapertura, in una zona molto frequentata dai cittadini, del Presidio Integrato di Polizia, dove agenti e vigili lavorano insieme.

Diversi imprenditori nei loro interventi hanno ricordato quanto sia importante garantire il diritto alla sicurezza, che rimane uno degli indici fondamentali per misurare la qualità della vita di un territorio e la cui tutela deve rimanere in capo alle istituzioni, la presenza, visibile e tangibile, delle forze dell’ordine, ad esempio attraverso l’agente di quartiere.
Confesercenti ha inoltre evidenziato l’importanza di aumentare l’adozione dei sistemi di difesa passiva. Una soluzione sempre più diffusa tra i commercianti, che, anche quest’anno, hanno presentato diverse decine di domande di contributo alla Camera di Commercio, tanto che il fondo destinato a finanziarne l’installazione, pur mancando alcuni mesi alla chiusura della presentazione delle richieste, è ormai esaurito. È importante quindi aumentare la dotazione prevista e continuare, anche da parte delle Associazioni, a sostenere la conoscenza ed il riscorso a questa opportunità.

Sul fronte degli strumenti per la prevenzione l’associazione ha poi ricordato l’utilità di ridurre la quantità di denaro circolante e di favorire le transazioni elettroniche, i cui costi però devono ridursi per non penalizzare le aziende.
Un chiaro messaggio è stato rivolto anche al Governo. “Servono più attenzione e mezzi adeguati. Vanno nella giusta direzione i patti per la sicurezza per le grandi città, ma occorre ridefinirli anche per le medie realtà, fra cui Modena, dato che i temi legati a legalità e sicurezza sono sempre più simili” ha concluso Tamara Bertoni, direttore generale di Confesercenti Modena.