Nelle prime ore di oggi, nella provincia di Reggio Emilia, i carabinieri della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti, unitamente a quelli degli altri Reparti dipendenti del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia, coadiuvati da militari del 5° Reggimento “Emilia Romagna” di Bologna in servizio S.A.T. (Supporto Arma Territoriale) con l’ausilio di unità Cinofile del Comando Provinciale Carabinieri felsineo, hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione e contestuale sequestro nell’ambito dell’indagine denominata “Fast Car”, coordinata dal PM Dott. Iacopo Berardi, Sostituto presso la Procura della Repubblica di Reggio Emilia, nei confronti di 17 persone appartenenti ad un gruppo stabilmente dedito alla commissione di reati concernenti lo spaccio ed il traffico di sostanze stupefacenti continuati in concorso nonché di detenzione illegale di armi da fuoco.
L’indagine trae spunto dall’arresto, a Reggio Emilia in data 31 dicembre 2019, di un 42enne italiano trovato in possesso di 30 gr. di cocaina e denaro contante. Dalla minuziosa analisi dei collegamenti e delle relazioni intrattenute dall’arrestato con vari soggetti attestati nella provincia reggiana e dal conseguente assiduo monitoraggio info-investigativo della rete criminosa che si è via via delineata, è emerso il quadro di un sodalizio che, seppur focalizzato principalmente sugli stupefacenti, non disdegnava incursioni in altri rilevanti traffici delittuosi. Le investigazioni hanno permesso agli operanti, in corso d’opera, di procedere all’arresto in flagranza di reato o su ordine di cattura di ulteriori 6 persone a riscontro dell’attività d’indagine intrapresa, nonché al sequestro di oltre 150 gr. di sostanza del tipo “cocaina”.
Durante l’operazione odierna si è proceduto all’arresto di ulteriori 4 persone ed al sequestro di un quantitativo di sostanza stupefacente pari a 150 gr. di cocaina, nonché di un fucile della II Guerra Mondiale con relativo munizionamento. Il canale di rifornimento era quello campano e lo stupefacente immesso sul mercato reggiano era proveniente dal quartiere Scampia di Napoli. Il giro di affari stimato era di circa 10.000 euro al giorno. Tutti gli arrestati e gli indagati sono di area campana e calabrese, ma non mancano anche reggiani, due albanesi e un marocchino.