Via libera alla diffusione della vespa samurai, nemica naturale della cimice asiatica, l’insetto killer che lo scorso anno ha causato oltre 90 milioni di danni solo nella campagna modenese tra pere, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi, albicocche, susine, soia, mais e ortaggi. Lo rende noto Coldiretti Modena nel sottolineare che è stato finalmente firmato il Decreto Ministero dell’Ambiente per l’inizio sperimentale della “lotta biologica” in piena emergenza coronavirus. Il Decreto autorizza la Regione Emilia-Romagna (oltre a Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento) all’immissione in natura della specie Trissolcus japonicus (Vespa Samurai) quale agente di controllo biologico del fitofago Halyomorpha halys (Cimice Asiatica).
L’inizio della diffusione della vespa, previsto nei prossimi giorni è – sottolinea Coldiretti Modena – frutto di un lavoro di squadra di cui va reso merito, tra gli altri, alla struttura del Consorzio Fitosanitario di Modena capitanata dal presidente Stefano Cavani, e dl direttore Luca Casoli che hanno contribuito a rendere possibile l’avvio della lotta sul nostro territorio.
L’obiettivo – rende noto Coldiretti – è fermare l’invasione della cimice asiatica che ha già iniziato ad attaccare i frutteti in un anno particolarmente difficile con l’addio ad un frutto su tre per il moltiplicarsi nel 2020 di eventi estremi, dal gelo alla siccità fino alla grandine. A livello nazionale si stima infatti una produzione di pesche e nettarine ridotta del 28% per un raccolto di quasi 820mila tonnellate che colloca l’Italia in Europa dopo la Spagna mentre il Belpaese – sottolinea la Coldiretti – resta primo produttore di albicocche con 136mila tonnellate, un quantitativo che è però più che dimezzato rispetto allo scorso anno (-56%) ma in forte calo sono anche i raccolti di ciliegie. La “cimice marmorata asiatica” arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa – sottolinea la Coldiretti – per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Una vera emergenza per il nostro sistema produttivo perché capace di colpire centinaia di specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale, con danni che hanno colpite ben 48mila aziende agricole. La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi su oltre 300 specie diverse di vegetali, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari. Il via libera alla vespa samurai, un insetto antagonista delle dimensioni di poco piu’ di un millimetro, apre dunque – continua la Coldiretti – nuove prospettive anche se ci vorrà tempo prima di avere risultati. E’ per questo motivo che alla lotta biologica con la vespa samurai si deve affiancare – conclude la Coldiretti – il sostegno delle Istituzioni alle imprese, per indennizzare i danni della cimice nel periodo transitorio.