Gli scioperi e le tensioni sindacali alla Ferrari nello stabilimento di Maranello dimostrano, secondo il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, che “la realtà è diversa dalla propaganda. La Ferrari – ha detto oggi a Torino Rinaldini – che era stata presentata ancora alcune settimane fa come la fabbrica migliore d’Italia e il miglior posto dove lavorare, improvvisamente si scopre che non è così e che non è esattamente questa la situazione”.
Rinaldini, oggi a Torino per una manifestazione unitaria di Fim, Fiom e Uilm per il nuovo contratto dei metalmeccanici, ha poi aggiunto che “c’è un conflitto che va avanti alla Ferrari ormai da alcune settimane e che evidentemente ha molto disturbato la direzione dell’azienda e Montezemolo perché – ha aggiunto il segretario generale della Fiom – la favola non corrisponde alla situazione reale dello stabilimento”.
Da Rinaldini nessun commento, invece, alla lettera inviata da oltre 200 dipendenti Ferrari in cui si contestano le proteste sindacali degli ultimi giorni. “Assieme a tutto questo – ha detto però il leader Fiom – si tratta di capire se all’interno della Ferrari c’è un mutamento sul terreno delle relazioni sindacali perché la Ferrari nell’assetto proprietario negli ultimi mesi è passata totalmente alla Fiat che si è ripresa il 36% e questo – ha concluso Rinaldini – sta determinando degli assetti dei gruppi dirigenti e delle modifiche. Si tratta di capire cosa vuol dire tutto questo nelle relazioni sindacali ma certo è che in questa fase ha determinato delle tensioni”.