Buoni pasto, croce e delizia dei gestori di pubblici esercizi, spesso motivo di azioni di protesta per la scarsa trasparenza nel comportamento tenuto da alcune aziende e la nebulosità della relativa normativa. Questo volta però i buoni pasto, a dimostrazione che, se correttamente utilizzati, possono essere un ottimo strumento sia per la clientela che per gli esercenti, sono, indirettamente protagonisti di un’ottima notizia.

A sottolinearlo è FIEPET – Federazione Italiana degli Esercizi Pubblici e Turistici – aderente a Confesercenti Modena che esprime un parere assai positivo per l’esito della gara, conclusasi nei giorni scorsi, relativa alla fornitura del servizio sostitutivo di mensa, i cosiddetti buoni pasto, per le Pubbliche Amministrazioni che fanno capo all’organizzazione statale. A piacere sono i criteri con cui è stata selezionata la società che si è aggiudicata la commessa.

“E’ motivo di grande soddisfazione – spiega Pellegrino Buffagni, Presidente Fiepet-Confesercenti della provincia di Modena – il fatto che i parametri di giudizio si siano basati sulla qualità complessiva del servizio e non solo sul prezzo più basso. Si tratta di criteri che da anni sosteniamo essere i più equilibrati ed equi. Tutte le aziende aggiudicatarie, si legge nel regolamento utilizzato per l’assegnazione, dovranno effettuare il pagamento degli importi dovuti (i cosiddetti rimborsi) ai titolari degli esercizi, entro un termine predefinito e ridotto rispetto ai tempi attualmente usuali: 15 giorni per bar e ristoranti e 30 giorni per gli altri esercizi. La commissione praticate dalle società stesse, inoltre, sarà molto più bassa, il 4,59 per cento, rispetto ad una media che è ormai attorno al 10 per cento”.

Si tratta di una piccola rivoluzione che va sostenuta, anche se per ora limitata ai rapporti tra gli esercenti e le Pubbliche Amministrazioni, che non potrà che riportare un minimo di equità in un settore che da troppo tempo e in troppi casi stato teatro di palesi di speculazioni da parte di società emettitrici di buoni pasto, poco serie e scarsamente affidabili.

Pur in assenza di una normativa quadro a livello nazionale, “azzerata” recentemente da una sentenza del Tar Lazio, l’impegno di Fiepet-Confesercenti sarà quindi quello di favorire l’estensione degli stessi principi anche alle gare indette localmente da parte degli enti locali ed alle trattative tra esercenti e grandi aziende.

“Obiettivo preciso – conclude Buffagni – è quello di far sì che sia le gare pubbliche sia le trattative private siano condotte premiando la celerità e la certezza dei pagamenti nei confronti degli esercenti, chi pretenderà la percentuale più contenuta e, infine, avrà una efficace rete distributiva delle società emettitrici sul territorio modenese.”