L’emergenza sanitaria non ha fermato nemmeno “What Europe does for me?”, l’apprezzato modulo formativo che la Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione per la progettazione internazionale E35, ha realizzato per il secondo anno per illustrare agli studenti delle scuole superiori l’importanza e il funzionamento dell’Unione europea e le opportunità offerte in particolare ai giovani. Chiuse le scuole, anche questa attività è infatti proseguita con una seria di seminari online (webinar) di approfondimento su tematiche legate all’Unione europea.
Dopo due webinar con gli studenti del liceo Chierici svoltisi nella seconda metà di marzo, per domani – dalle 15 alle 17 – Martino Soragni e Francesca Tamburini della Fondazione E35 hanno proposto un seminario su “Le opportunità di mobilità giovanile in Europa”, dedicato ai progetti di mobilità ai fini di studio, formazione, volontariato e lavoro che l’Unione europea mette a disposizione dei giovani. Già una settantina le iscrizioni raccolte nelle scuole, non solo tra gli studenti di quinta, ma anche tra docenti.
A maggio, saranno proposti altri due webinar (sempre dalle 15 ale 17): venerdì 8 maggio su “La politica economica e monetaria europea”, con un focus sulle misure anticrisi messe in campo dall’Ue per fronteggiare l’emergenza Covid-19, e venerdì 15 maggio su “Brexit: cause e conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea”.
Le prossime attività formative saranno programmate sulla base anche delle risposte a un questionario inserito nel modulo di iscrizione inviato alle scuole, attraverso il quale studenti e insegnanti sono invitati a indicare quali altre tematiche legate all’Unione europea vorrebbero che venissero trattate.
Lo scorso anno scolastico erano stati bene 1.800 gli studenti delle classi quarte e, soprattutto, quinte coinvolti con una ventina di incontri dal progetto “What Europe does for me?”, a conferma dell’impegno con cui la Provincia di Reggio Emilia ormai da vent’anni, ora attraverso la Fondazione E35, promuove la conoscenza della casa comune eruropea – anche attraverso stage e tirocini all’estero – tra gli studenti delle superiori.