A due mesi dall’inizio della pandemia da coronavirus, le categorie della Cgil unitamente a Cisl e Uil, hanno fatto circa 9.000 accordi aziendali utilizzando tutti gli ammortizzatori (Cigo, Fis, Cig in deroga e Fsba per dipendenti di aziende artigiane) attraverso tutti gli strumenti previsti dal DL 18 del 17 marzo 2020 nell’intento di garantire il reddito ai lavoratori sospesi causa gli effetti del coronavirus. A questi vanno aggiunte tutte le domande di Cig in deroga di aziende sino a 5 dipendenti che sono state attivate direttamente con la Regione.
“Nonostante i tanti accordi fatti – spiega una nota della Cgil di Modena – tante aziende modenesi hanno però continuato a lavorare o hanno sospeso i lavoratori senza attivare gli ammortizzatori, utilizzando strumenti contrattuali del lavoratore stesso (ferie, permessi, ecc…)
Inoltre, da un lato le aziende che non hanno voluto anticipare le spettanze a carico dell’Inps alle normali scadenze di paga (aziende che sono in aumento, nonostante a Modena la maggioranza abbia continuato ad anticipare) e, dall’altro, l’ostruzionismo dei vertici delle banche che non hanno dato direttive chiare agli sportelli per permettere l’attivazione del Protocollo banche ai lavoratori per l’anticipazione dell’ammortizzatore sociale, ha determinato per moltissimi lavoratori l’impossibilità di ricevere alcuna indennità economica da almeno 2 mesi.
Le aziende che non hanno anticipato e i vertici delle banche, hanno quindi la responsabilità di non aver garantito la continuità del reddito ai lavoratori in un periodo difficile segnato dalla pandemia. Per la maggioranza delle imprese che deliberatamente hanno deciso di non anticipare, non è stata una necessità, ma bensì una scelta di scaricare sui lavoratori gli effetti della crisi”.
“Come dichiarato dal Governo – prosegue Cgil – siamo alla vigilia di un nuovo decreto sugli ammortizzatori sociali e quindi la Cgil evidenzia la necessità di avere a disposizione ulteriori settimane di ammortizzatori sociali, in quanto già da questa settimana ci sono aziende modenesi che non riprenderanno totalmente l’attività, ma hanno terminato le settimane a disposizione previste dal DL 18.
I tempi della ripresa saranno lunghi e quindi dovremo avere un numero di settimane sufficienti per accompagnare la ripresa che dovrà essere necessariamente graduale.
Ci risulta, infatti, che già da oggi, diverse aziende, hanno riavviato la produzione. La Cgil ribadisce ancora una volta che la ripartenza deve avvenire in totale sicurezza in coerenza con i Dpcm del Governo sulla base del protocollo Governo-Imprese-Sindacati firmato il 24 aprile.
La Cgil di Modena con questo straordinario lavoro di accordi sugli ammortizzatori sottoscritti in poche settimane, conferma di essere sempre vicino ai lavoratori e alle lavoratrici”.