i“Incomprensibile e inaccettabile”. Così il presidente Lapam Confartigianato Benessere, Giancarlo Santunione, definisce la decisione del Governo di rinviare al primo giugno la riapertura di acconciatori e centri estetici.
“Con senso di responsabilità – sostiene Santunione – abbiamo elaborato e presentato proposte dettagliate su come tornare a svolgere queste attività osservando scrupolosamente le indicazioni delle autorità sanitarie su distanziamento, dispositivi di protezione individuale pulizia, sanificazione. Proposte che penalizzano fortemente le nostre possibilità di ricavo, ma che abbiamo formulato perché siamo consapevoli al momento della loro necessità. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta. E ora non accettiamo che le attenzioni del Governo siano rivolte ad altri settori e si limitino ad una incomprensibile dilazione per le nostre attività, mentre assistiamo al proliferare di una illegalità diffusa a scapito di chi rispetta le norme (fiscali, igieniche e di sicurezza): ricordiamo che non è consentita attività a domicilio di parrucchieri ed estetisti. Del resto, al primo giugno cosa potremo fare di più rispetto ad oggi in termini di sicurezza? Si può far stare fermi, con costi continui e ricavi azzerati per gli interi mesi di marzo, aprile, maggio? No, non ci stiamo. Finora siamo stati alle regole, ma la prospettiva di un altro mese e più di fermo obbligato non l’accettiamo. In questo modo – conclude amaramente il presidente di Lapam Benessere – le uniche attività che resteranno aperte saranno quelle abusive…”.