In tre anni (2017-2019) sul territorio del Comune di Fiorano Modenese sono state rimosse circa 4.857 tonnellate di amianto.
A questo importante risultato di bonifica si è arrivati grazie al grande impegno di tecnici e amministrazione comunale che, nel 2015, ha avviato il progetto ‘Asbestos free’, che intende facilitare operazioni di rimozione di questo materiale pericoloso attraverso un’opera di sensibilizzazione, finanziamento e assistenza.
Nel 2017 sono state rimosse 1.630 tonnellate di amianto, nel 2018 1.984 e nel 2019 1.243 a fronte di 35 piani di smaltimento. Il progetto ha favorito un maggior ricorso allo strumento della rimozione che costituisce la scelta prioritaria nella riduzione/eliminazione del rischio.
“I dati attuali mettono in evidenza come il progetto ‘Asbestos free’ stia andando nella giusta direzione. – dichiara l’assessore all’Ambiente, Davide Branduzzi – E’ dimostrato sia dalla quantità di amianto rimossa sia dal fatto che i controlli e gli interventi abbiano prioritariamente riguardato situazione ritenute a più alto rischio. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza una efficace collaborazione fra istituzioni. Proprio per questo è nostra intenzione rinnovare, alla luce degli esiti di questo triennio, la collaborazione con l’Asl. Più in generale la volontà è quella di mettere in campo tutte le azioni possibili per arrivare ad avere un territorio libero dall’amianto”.
Grazie al progetto ‘Asbestos free’, nel 2016 il Comune di Fiorano Modenese ha effettuato, con l’ausilio di droni e di immagini satellitari, la mappatura e il censimento di tutte le coperture in materiali contenenti amianto presenti sul territorio. Sono stati rilevati circa 600 siti per cui avviare procedimenti di verifica per rimozione o messa in sicurezza dell’amianto. Un totale di 858.620 mq, nella stragrande maggioranza in unità produttive e aziendali; 39.169 mq in strutture private.
Oltre 300.000 mq sono stati bonificati tra il 2017 e il 2019 su grandi superfici come Cisa Cerdisa, Saicis, Daytona, Piemme di Torre delle Oche.
Il progetto ‘Asbestos free’ è poi proseguito con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e con comunicazioni alle aziende sulle corrette modalità di conservazione e smaltimento dell’amianto, riscontrando sensibilità e senso di responsabilità da parte degli imprenditori del territorio. A questo si è affiancato il lavoro sulle residenze private, dove lo smaltimento di coperture in Mca è stato incentivato tramite la concessione di contributi, per un totale di 3.320 euro, in tre anni.
Nel 2018 è stato sottoscritto un protocollo di intesa triennale con l’Azienda USL di Modena, per attivare una collaborazione tra alcuni servizi del Dipartimento di Sanità Pubblica, in particolare il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro (SPSAL), e il Comune per riuscire a monitorare meglio la notevole quantità di edifici, per lo più industriali, coperti con materiale contenente amianto, a volte anche in cattivo stato di conservazione.
I servizi dell’Ausl hanno collaborato con i servizi comunali per effettuare controlli su un campione di strutture (il 10 % di quelle censite), tra quelle ritenute più a rischio per la vicinanza ad utenze sensibili, come le scuole e per estensione delle superfici. Al termine di quest’anno i controlli effettuati saranno circa 60.