Hanno cercato di ostacolare l’identificazione dei responsabili del furto di un autocarro, compiuto in un’azienda correggese da parte di ignoti ladri che si erano allontanati con l’auto di una donna modenese, in uso anche ai suoi due figli e che ora alla pari della madre sono stati denunciati per favoreggiamento personale. Nei guai sono finiti una 75enne pregiudicata e i suoi figli di 49 e 42 anni, tutti residenti a Mirandola (MO), denunciati dai carabinieri della stazione di Correggio a conclusione di specifiche indagini relative al furto di un autocarro – la notte del 13 ottobre scorso – all’interno di un’azienda di via Dinazzano a Correggio.
A carico della donna, risultata intestataria di un Nissan Terrano, utilizzato dai malviventi per assicurarsi la fuga subito dopo il furto, sono emersi concordanti elementi di colpevolezza tali da portare alla sua denuncia in stato di libertà, inoltrata alla Procura reggiana in ordine al reato di favoreggiamento. Nei guai per lo steso reato anche i figli della donna che utilizzatori della vettura hanno tenuto la stessa condotta non “collaborativa” della madre.
Ad accorgersi del furto la mattina del 13 ottobre 2019 lo stesso derubato, un 55enne imprenditore di Correggio, che constatava come ignoti ladri, nottetempo, si fossero introdotti fraudolentemente all’interno della sua azienda di laterizi di via Dinazzano a Correggio, asportando un autocarro Iveco Turbozeta con braccio meccanico. Le indagini dei carabinieri di Correggio, a cui il derubato ha formalizzato la denuncia, grazie a concordanti testimonianze incrociate con i filmati acquisiti dalla video sorveglianza, hanno permesso di risalire all’autovettura utilizzata dai malviventi per allontanarsi dopo il compimento del furto. L’auto, risultata intestata ad una 75enne abitante a Mirandola, era spesso in uso ai suoi due figli, su cui si sono indirizzate le attenzioni investigative dei carabinieri. I tre, poi risultati estranei al furto, in relazione ai fatti hanno cercato di eludere le indagini dei carabinieri finalizzate a conoscere chi stesse utilizzando l’auto la notte del furto. La 75enne e i suoi due figli sono stati quindi denunciati alla Procura reggiana per favoreggiamento personale.