“Dalla Consulta, che sul caso Cappato crea distinzione tra istigazione e aiuto al suicidio, approvandone il secondo, alle dichiarazioni di Jean Attali, mentore politico di Macron, secondo cui occorre “eliminare la vita allorché essa sarà troppo insopportabile o economicamente troppo costosa”, stiamo assistendo ad un vero e proprio attacco alla vita.
Tramite un sofisticato percorso comunicativo, conosciuto come “finestra di Overton” (dal sociologo che l’ha studiata), si sta cercando di far passare per accettabile ed addirittura legale, ciò che fino a poco tempo fa era ancorché impensabile: la morte. La morte viene infatti descritta come panacea della sofferenza, mentre la vita come “non sempre degna di essere vissuta”.
Se questo può sembrare un percorso da scegliere individualmente, dove ognuno decide per sé e per la propria vita, ci si sbaglia di grosso: una volta resa legale la “morte di Stato”, si potrà applicare ogni qualvolta essa torni conveniente socialmente od economicamente. E’ questo infatti il senso della frase di Attali ed è, di fatto, la realizzazione dell’ideologia nazista che tendeva ad eliminare gli impuri e i deboli.
Lo Stato e le istituzioni dovrebbero avere cura dei più deboli: anziani, disabili, bambini, malati e non proporre loro come unica “soluzione” la dipartita da questo mondo.
Il diritto di morte non è altro che la morte del diritto, perché il diritto dovrebbe servire proprio a tutela dei più deboli; ma se ai più deboli, anziché speranza, sostegno e cure forniamo la morte, non rimarrà che un mondo di forti. Sarebbe come tornare alla legge della giungla”.
Se ne parlerà lunedì 2 dicembre alle 20.45 presso l’Aula Magna delle Don Magnani, in piazza Falcone e Borsellino, 3 a Sassuolo con l’Avv. Gianfranco Amato.
L’evento, ad ingresso libero e gratuito, è patrocinato da: Comune di Sassuolo, Parrocchie della Città di Sassuolo, Circolo “Toniolo” Sassuolo e Valle del Secchia, Scienza e Vita di Sassuolo, Centro Aiuto alla Vita di Sassuolo, Amici di Medjugorie di Sassuolo, Comunità Eucaristica di Sassuolo, Comitato “Sì alla Famiglia” di Modena, Alleanza Cattolica di Modena.
Gianfranco Amato, è nato a Varese nel 1961 e si è laureato in giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Esercita la professione di avvocato dal 1988, ed opera attivamente nel campo della bioetica.
Editorialista e collaboratore con diversi quotidiani, riviste e testate giornalistiche cattoliche.
E’ Presidente nazionale dell’organizzazione “Giuristi per la Vita” e membro del Comitato “Difendiamo i nostri figli”, organizzatore dei Family Day.
Ha ricevuto numerosi premi tra cui il “Premio Internazionale per l’Impegno Sociale” nel 2015 e il premio “Testimoni” della Fondazione Fides et Ratio nel 2014.