La condivisione della modalità di refertazione dell’ecografia tiroidea è al centro dell’evento formativo che si tiene domani, giovedì 28 novembre 2019 nell’Aula P. Vecchiati dell’Ospedale Civile di Baggiovara a partire dalle ore 14,00. L’evento è stato organizzato dalla Struttura Complessa di Radiologia dell’Ospedale Civile di Baggiovara diretta dal dott. Vincenzo Spina in collaborazione con l’Unità Operativa Complessa di Endocrinologia di cui è direttore pro-tempore il prof. Vincenzo Rochira. Scopo dell’incontro – dedicato agli operatori sanitari dell’AOU provenienti da entrambi gli ospedali, Policlinico e Ospedale Civile di Baggiovara – è quello di costruire un protocollo comune ai diversi specialisti nell’utilizzo di questo fondamentale supporto diagnostico nella lotta alla patologia tiroidea.
In Italia ed in Emilia-Romagna, la patologia nodulare tiroidea è molto frequente e quasi il 40% della popolazione adulta presenta alterazioni della ghiandola tiroidea all’ecografia. Tuttavia, solo il 2% dei noduli riscontrati all’ecografia ha rilevanza clinica e necessita di ulteriori esami. L’ecografia della tiroide è un esame semplice, non invasivo ed eseguibile in poco tempo che permette di identificare e selezionare i noduli che necessitano di ulteriori approfondimenti clinico-strumentali.
Nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena il 90% delle ecografie tiroidee sono erogate dai reparti di Radiologia ed Endocrinologia che hanno organizzato l’incontro di oggi con lo scopo di riunire professionisti di diverse discipline per concordare le modalità di interpretazione e refertazione dell’esame ecografico. “Le richieste di ecografie della tiroide sono cresciute in modo esponenziale negli ultimi anni – afferma il dottor Vincenzo Spina, Direttore della Radiologia dell’Ospedale Civile di Baggiovara – anche a causa del riscontro accidentale di alterazioni tiroidee in corso di altri esami quali l’eco-doppler delle carotidi. Una attenta e appropriata refertazione permette di fare chiarezza circa la natura delle lesioni tiroidee ed evita inutili ripetizioni dell’esame”.
I temi trattati sono tutti di grande interesse. La gestione clinica del nodulo tiroideo (dr.ssa Giulia Brigante, ricercatrice endocrinologa di UNIMORE) e la necessità di definire criteri condivisi per selezionare i noduli tiroidei meritevoli di approfondimento diagnostico; la semeiotica e la modalità di esecuzione dell’ecografica tiroidea (dottor Alessandro Barberini, Radiologia dell’Ospedale Civile di Baggiovara); i sistemi di classificazione del nodulo tiroideo presentati (Dott. Bruno Madeo, endocrinologo dell’Ospedale Civile).
“Esistono diversi sistemi di classificazione ecografica dei noduli tiroidei che permettono di stratificare il rischio di malignità dei noduli identificati all’ecografia e di selezionare quelli sospetti – afferma il dottor Bruno Madeo dirigente medico e referente dell’ambulatorio di endocrinologia oncologica dell’UOC di Endocrinologia – solo questi ultimi, infatti, necessitano di ulteriori esami e attento monitoraggio clinico ed ecografico nel breve periodo.”
“Le reti tra professionisti si costruiscono anche identificando un linguaggio comune che permetta agli specialisti in diverse discipline e al medico di medicina generale di identificare con immediatezza e chiarezza il significato clinico di un esame – afferma il professor Vincenzo Rochira, direttore pro-tempore dell’Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena – In un’epoca di superspecializzazione delle discipline mediche è indispensabile confrontarsi e condividere le modalità operative al fine di migliorare l’appropriatezza clinica delle prestazioni mediche, di ridurre la richiesta di ulteriori indagini quando non necessarie e di evitare inutili allarmismi al paziente”.
I lavori si concluderanno con una tavola rotonda condotta dal dott. Giuseppe Di Chiacchio, dell’UOC di Radiologia dell’Ospedale Civile di Baggiovara e moderata dal prof. Pietro Torricelli, Direttore del Dipartimento Integrato di Diagnostica per Immagini dell’AOU, a cui sedevano endocrinologi, radiologi ed endocrinochirurghi, tutti esperti in patologia tiroidea. Scopo della tavola rotonda sarà la revisione e la condivisione dei criteri essenziali da considerare nella stesura di un referto ecografico tiroideo.