La Procura di Bologna e i Nas dei Carabinieri hannos coperto un truffa che consisteva in false cure per disintossicarsi dalla droga, al momento gli indagati sono 14 tra medici, infermieri, direttori sanitari di due cliniche, e una famiglia, padre, madre e figlio. Le accuse vanno, a seconda dei casi, dall’associazione a delinquere, all’abuso di ufficio, al falso, al peculato, all’abbandono di persone incapaci.
In realtà la terapia proposta, anche attarverso un sito internet, non avrebbe nessuna base scientifica ed efficacia.
Il sito web proponeva trattamenti di disintossicazione applicabili a eroina, metadone, morfina, oppio, buprenofina, cocaina e alcol, vantando una equipe che ”in 10 anni” aveva ”effettuato centinaia di disintossicazioni da oppiacei e cocaina” composta da anestesisti con ”esperienze di responsabili di reparti di rianimazione e terapia intensiva in importanti ospedali di Bologna” e indicava come strutture di ricovero ”Case di cura private” di Bologna con possibilita’ di ”trattamento Vip per la disintossicazione di cocaina”.
Secondo la Procura e i Nas in realtà “l’organizzazione, facendo leva sul disperato tentativo degli utenti, non ha avuto scrupoli a rappresentare una falsa realta’ sulla innocuita’ e sulla buona riuscita dei trattamenti, abbandonando i pazienti, dopo aver conseguito l’illecito introito, al forte pericolo di ricadute e al conseguente rischio di overdose”.
Per il giudice la terapia usata per la disintossicazione da cocaina utilizzata non ha alcuna base scientifica, e quanto agli oppiacei c’e’ una non documentata efficacia oltre a rischi legati all’anestesia totale.
Tra le persone che si sono sottoposte al trattamento anche l’attore Paolo Calissano: il volto noto della tv rimase ricoverato per disintossicarsi in una clinica bolognese dal 25 maggio al 3 giugno 2005, ma non funziono’; poco tempo dopo, il 25 settembre dello stesso anno, fini’ in carcere per aver causato la morte della ballerina brasiliana Ana Lucia Bandeira Bezerra durante un festino a base di cocaina a casa sua.