La Cardiologia del Policlinico di Modena, Diretta dal prof. Giuseppe Boriani, è stata protagonista del Congresso Europeo di Cardiologia che si è tenuto a Parigi dal 31 agosto al 4 settembre 2019, riunendo oltre 30.000 partecipanti. I cardiologi modenesi hanno presentato risultati innovativi su aritmie e trattamenti interventistici per scompenso cardiaco e valvulopatie.
“Abbiamo presentato in più sessioni del congresso i risultati dei nostri studi condotti al Policlinico di Modena in vari settori della Cardiologia – ha raccontato il prof. Giuseppe Boriani – nei quali siamo da tempo impegnati, tra cui il trattamento delle aritmie, con specifico focus sulla fibrillazione atriale, il trattamento con farmaci e dispositivi elettrici per lo scompenso cardiaco, la gestione dei problemi cardiologici in pazienti con tumore e la cardiologia interventistica nelle valvulopatie”. In particolare, sono stati presentati gli incoraggianti risultati delle procedure di trattamento percutaneo delle valvulopatie con stenosi aortica attuate nella nostra provincia, in piena collaborazione con la Cardiologia dell’Ospedale Civile di Baggiovara, diretta da Stefano Tondi, e con la Cardiochirurgia di Hesperia Hospital. Attualmente, i pazienti più complessi possono essere candidati a un intervento percutaneo sulla valvola aortica e ci siamo focalizzati sul problema di come le alterazioni della funzione del rene possono rendere più problematico il decorso clinico di questi pazienti.
“Abbiamo analizzato un’ampia casistica raccolta in questi anni – ha aggiunto Boriani – in cui la valutazione dei pazienti con stenosi aortica, spesso molto delicati per la presenza di importanti patologie concomitanti, è stata attuata in fase pre-operatoria da parte di un “team del cuore” (“Heart Team”) con la finalità di valutare l’indicazione a un intervento tradizionale con apertura del torace e circolazione extracorporea oppure a un intervento percutaneo, con il contributo di professionisti delle Cardiologie del Policlinico e di Baggiovara (Dottor Sgura e Dottor Magnavacchi) e della Cardiochirurgia di Hesperia Hospital (Dottor Ghidoni, Dottor Cimato e Dottor Gabbieri), componenti dello stesso gruppo cui compete poi l’attuazione degli specifici interventi terapeutici programmati, consentendo di offrire ai pazienti i trattamenti più opportuni in ogni caso”.
Queste attività di ricerca clinica richiedono dedizione particolare e va sottolineato il grande contributo dei giovani della Scuola di Specializzazione in Cardiologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, attivamente coinvolti in queste ricerche, utili per sviluppare capacità di analisi e di critica fondamentali anche sul piano professionale. “Si tratta di una missione importante in quanto il futuro della Cardiologia, uno dei settori con più spiccata innovazione nella medicina, è nelle mani dei nostri giovani” ha concluso Boriani.