La Conferenza dei Servizi su Emiliana Rottami che si è tenuta questa mattina ha portato ad un nulla di fatto a causa della mancanza di un attore fondamentale come il Curatore Fallimentare che, per impegni improcrastinabili e urgenti, non ha potuto presenziare all’incontro. Lo rende noto il Comune di San Cesario sul Panaro.
Senza la figura del Curatore, non è stato possibile fare le opportune valutazioni rispetto al percorso da adottare alla luce della cessazione dell’attività di Emiliana Rottami.
Si è pertanto deciso di aggiornare i lavori della Conferenza dei Servizi e riunirsi nuovamente in data 6 settembre 2019. Questo periodo di rinvio sarà comunque utile per approfondire alcuni aspetti dell’azienda, in particolare quantificare con maggior precisione le giacenze e soprattutto valutare bene lo stato di conservazione dei due siti. Inoltre la Curatela ha comunicato nei giorni scorsi che gli stessi siti rimarranno comunque accessibili, per garantire a potenziali acquirenti di materiale di poter attingere alle giacenze di materiale vetroso; in questo modo, peraltro, sarà possibile continuare a smaltire parte del materiale stoccato, come già aveva fatto la Curatela nel periodo di esercizio provvisorio.
Sempre nel periodo indicato proseguirà il lavoro che il Comune di San Cesario e ARPAE stanno portando avanti per ricercare una strada che porti alla miglior soluzione possibile sia per le tutele ambientali, sia per i lavoratori.
“Ormai da diverse settimane siamo al lavoro attraverso incontri costanti a cadenza settimanale con tutti gli attori possibili – precisa il Sindaco Francesco Zuffi -, perché non vogliamo che il problema ricada solo su San Cesario. L’obiettivo è quindi quello di trovare una soluzione che dia le maggiori garanzie dal punto di vista ambientale, con un occhio di riguardo anche alla situazione dei lavoratori, che da domani si troveranno senza lavoro e ai quali vorremmo invece dare una prospettiva di reimpiego. Siamo consapevoli che si tratta di una situazione delicata, ma stiamo facendo il massimo sforzo per evitare che i due siti rimangano in stato di abbandono”.