La Regione inviterà l’Inps dell’Emilia-Romagna e nazionale a pagare il Trattamento di fine rapporto, Tfr, maturato dai lavoratori di mercatone Uno prima del passaggio alla gestione della Shernon Holding. Al contempo, la Regione continua a collaborare con i Comuni per applicare tutti i possibili interventi sociali in questa fase di sospensione dei lavoratori, che sono privati priva di ogni forma di reddito o di ammortizzatore sociale.
Lo ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, nell’incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei Comuni sede di punti vendita, che si è svolto oggi pomeriggio in Regione per condividere azioni a supporto dei lavoratori (450 in Emilia-Romagna e 1800 in Italia), coinvolti nella crisi Mercatone Uno/Shernon Holding srl.
L’incontro è stato anche occasione per riportare ai sindacati l’esito del vertice con le banche di lunedì scorso, firmatarie del Protocollo di anticipazione della cassa integrazione di lunedì scorso, in merito alla richiesta di sospensione temporanea dei mutui e dei prestiti avanzata da Regione e Comuni. Richiesta che è stata recepita dalle banche.
I sindacati hanno apprezzato l’impegno della Regione e la disponibilità dei Comuni ad attivarsi.
Al termine dell’incontro con i sindacati, l’assessore regionale ha avuto uno scambio di vedute con le associazioni di consumatori, in rappresentanza di centinaia di clienti in attesa di merce non consegnata. Clienti che aspettano, pur da posizioni diverse, di conoscere il destino della Shernon.
Nell’incontro è stato fatto il punto sulle ripercussioni che la crisi del Mercatone Uno sta avendo sulla clientela. La rapida riapertura dei punti vendita, è stato condiviso, rappresenterebbe anche una soluzione per i diritti dei clienti, oltre a rappresentare il riavvio di un percorso di rilancio dell’azienda, da tutti auspicato. Inoltre la Regione sosterrà la richiesta delle Associazioni Nazionali dei Consumatori di essere coinvolte dal Ministero nel confronto per la soluzione a questa vicenda.